Diciamocelo, non sta andando come avevamo pronosticato. Nessuno ci aveva in fondo promesso niente, nessuno ci aveva fatto pensare al contrario, nessuno ha mai osato parlare di veloce promozione. Quindi, i piani non sono stati disattesi. Dove sta quindi il problema? Nel nome, nel blasone che ti porti dietro, nel fatto che se ti chiami Livorno e conti delle presenze in coppa Uefa, risulta impossibile ritrovarsi dove siamo ora. Quello contro il Seravezza era un incontro che doveva servire a confermare la vittoria ottenuta in casa contro il Terranuova Traiana; quei tre punti, oltre ad essere fondamentali per rimanere attaccati al treno dei play-off, sono stati utili per dare coraggio ad una squadra che un’identità faticava ad averla, per ovvi motivi: troppe indecisioni iniziali, continui cambi di modulo, una squadra senza titolari. Infine, una sessione di mercato variegata, anche troppo e che a memoria non ricordo ci sia mai stata così. Tutti questi movimenti fanno riflettere; sono una chiara ammissione di colpe da parte della società, consapevole del fatto di aver compiuto degli errori in Estate ma a quali, questo va detto, hanno cercato di porre rimedio.
Certo è che ci vuole tempo per creare un certo feeling tra i giocatori della squadra, e noi questo tempo non lo abbiamo più. Penso anche che questa poca stabilità non abbia giovato ai ragazzi più giovani, Fogli per dirne uno, il quale da essere il migliore del suo reparto (e non solo!) si è ritrovato ad essere la riserva di un nuovo arrivato. Da migliore in campo in diverse occasioni alla panchina, c’è un abisso che evidentemente non è stato colmato. Sorrido, quando sento dire che si sarebbe dovuto puntare su giocatori fuori categoria per avere un organico valido in vista del prossimo anno, qualunque sia la serie in cui ci troveremo a giocare. Onestamente, non mi sembra che le nostre dirette concorrenti, come Pianese o Poggibonsi, contino nel loro organico giocatori rubati alla Lega Pro. Fatto sta, che la classifica parla chiaro.
A Seravezza un punto (o forse saranno tre, visti i recenti sviluppi) è solo servito a mantenere un equilibrio (inutile) di classifica e ha dimostrato ancora una volta i limiti di questa squadra. Si parla ancora della mancanza di un centrocampista, di un Livorno che spreca quel poco che riesce a creare. Ma non siamo i soli, perchè in ogni caso siamo comunque sesti , a dieci punti da una squadra, l’Arezzo, che invece avrebbe speso parecchi soldi per mettere in piedi una squadra da Lega Pro diretta e che proprio domenica ha perso contro l’ultima in classifica. Se ci pensiamo bene, non c’è tutto questo distacco che si sarebbe dovuto creare (Vedere Girone I, con il Catania a 14 punti dalla seconda). Quindi, siamo da Eccellenza? No. Siamo da Serie D? Pare proprio di si. Almeno per il momento.
Agnese Gaglio
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