Diciamocelo. A Livorno siamo un po’ tutti allenatori, preparatori, direttori sportivi. All’occorrenza anche presidenti. Sicuramente, non ci annoiamo mai. E quando esce fuori una notizia come quella che è rimbalzata in questi giorni dai social alla stampa, è ovvio che si avvii una sorta di processo. Se poi i protagonisti sono Igor Protti e il nuovo presidente Joel Esciua, allora l’argomento prende una piega decisamente più interessante per tutti. Proprio per tutti. Ma quali sono i fatti? In breve Igor Protti non proseguirà il suo cammino all’interno del Livorno Calcio in quanto non è stato trovato un accordo fra le parti. Noi conosciamo quello che è stato riportato dalla stampa ascoltando le due campane, entrambi infatti si sono espressi in merito alla questione anche se con tempistiche e modalità diverse. Ed è qui che onestamente mi sono posta qualche domanda.
Facciamo una premessa, dovuta. Igor Protti è una di quelle persone che hanno reso bello questo sport. Un vero esempio, soprattutto per i più giovani che si approcciano al mondo del calcio. E questo, nessuno glielo può toccare. Nessuno. Per lui parla la storia. L’educazione. I modi gentili. Il rispetto dell’avversario. Valori che stiamo perdendo e che speravo lui potesse farne da portatore qui a Livorno, e non solo. Dico speravo, perché in questo anno calcistico concluso (per fortuna) abbiamo fatto tutti fatica a comprendere il suo ruolo. Premesso questo, credo che l’ultima vicenda che lo ha visto protagonista sia stata da egli stesso mal gestita. Da esterni, noi non possiamo essere certi di cosa si siano detti lui e il Joel Esciua, né i termini con i quali si sono parlati. Questi sono affari loro e SOLO LORO possono davvero saperlo. Ma personalmente non ho trovato molto corretto il comportamento del nostro numero dieci. Era giusto che dicesse la sua opinione, ma non con questi mezzi e con questi termini.
Sarebbe stato interessante se avesse fatto una conferenza ad esempio in cui spiegava le sue ragioni. O un faccia a faccia con il presidente. Siamo in democrazia ed è legittimo e doveroso esprimere le proprie opinioni. Ma quando nel suo post di Instagram egli dice, dopo una breve disquisizione dai toni decisamente polemici, “faccio il tifo per te presidente” mi resta un po’ incongruente. Sappiamo benissimo l’ascendente che Igor Protti ha sui tifosi, ed essendo cosciente del fatto che Joel Esciua deve conquistarsi la fiducia della piazza, lo ha deliberatamente messo in grossa difficoltà E me ne dispiaccio molto. Non prendo le parti di nessuno, noi non c’eravamo e non conosco i fatti. Ma questo, non è fare il bene del Livorno. Bisogna ricreare l’entusiasmo, riportare i tifosi allo stadio e costruire qualcosa di solido. Se accadrà non lo sappiamo, ma diamoci il tempo di capirlo.
In questa vicenda mi sono basata su quello che ho letto e ascoltato, e penserei le stesse cose anche se il presidente non lo avesse nemmeno preso in considerazione. Se guardiamo l’anno appena passato… Ci aspettavamo qualcosa di più da parte di Igor? Sì. In un campionato dove le nuove leve sono fondamentali, avrei voluto vederlo più vicino a questi giovani, anche spronandoli in maniera decisa e prendendo qualche posizione in più. Ci è mancato questo, però non essendo presente all’interno della società, posso solo fare delle ipotesi in merito, perché quello che realmente accade dentro gli spogliatoi noi lo ignoriamo. Ma questi dubbi, non sono certa stata l’unica ad averli. Eppure, di questo non è stato fatto menzione. Si è fatto quindi presto a mettere Joel Esciua dalla parte del cattivo. La mia non è una difesa né un attacco. E’ solo un punto di vista che meritava di essere preso i considerazione.
Agnese Gaglio
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