Non è passato indifferente al comitato No Cubone l’annuncio di un’agenzia immobiliare che propone la vendita di villette a schiera di prossima realizzazione in via del Crocino. Il comitato, costituitosi mesi fa, per manifestare il proprio dissenso alla costruzione dell’impianto sportivo alla Scopaia proponendo come alternativa l’area ex Labrogarden, a gran voce, contesta ancora una volta l’amministrazione comunale, in questo caso, per aver autorizzato la costruzione di villette in via del Crocino.
“La notizia – si legge in una nota – ventilava da tempo ma il 2 luglio abbiamo visto l’annuncio di una agenzia immobiliare per la vendita di villette a schiera in via del Crocino. Contando dalla mappa, sono ben 50 in un terreno privato adiacente alla ex-Labrogarden, la zona da riqualificare dove, a gran voce, da mesi, chiediamo che venga costruito il cubone. Una villetta classificata come ‘immobile signorile’ con 5 vani, idromassaggio, cancello elettrico, fibra ottica, porta blindata, infissi esterni in triplo vetro e giardino privato ha un costo iniziale di 365mila euro. Facendo il conto della serva – aggiungono – 365mila per 50 arriviamo a 18 milioni e 200mila euro di fatturato”.
“La proprietà del terreno dove saranno costruite le villette – prosegue la nota – è della società Le Ninfee srl e la stessa società ha cominciato a pulire il terreno ex-Labrogarden e la stessa società ha ceduto il terreno ex-Labrogarden al comune dopo averlo acquistato dalla famiglia Melani. Crediamo che questi fatti dimostrano interessi privati sul terreno ex-Labrogarden. Un terreno comunale che invece dovrebbe essere destinato a servizi per tutti i cittadini e che paghiamo con le nostre tasse”.
“Ci siamo sempre domandati – continua la nota – perché riportare a verde un’area già cementificata e cementificare un’area verde? Chi usufruirà di 37.000mq di parco lontano dalle case, inserito tra la ferrovia e la variante aurelia? Non certo i cittadini della Scopaia! E ora abbiamo capito che diventerà il parco delle 50 villette. Il parco dei cittadini di serie A che hanno acquistato l’immobile di classe signorile. Ai cittadini di serie B di via San Marino e zone limitrofe, invece, si può togliere altro verde, si può impermeabilizzare una fetta di suolo mai edificata e per questo ‘filtrante’. Questo terreno e le case limitrofe – concludono -, vicine al rio Felciaio, sono a rischio alluvione, l’hanno già subita nel 2017 e presentano, a tutt’oggi, gravi problemi appena arrivano 10 minuti di pioggia”.
“Questi sono fatti gravi e intollerabili – conclude la nota – in una città dove l’amministrazione dovrebbe perseguire gli ideali di uguaglianza e di democrazia e di tutela della salute dei cittadini”.
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