L’Autorità di Sistema portuale ha pubblicato il bando di gara relativo ai lavori che consentono di allargare il canale di ingresso fino a 125 metri. Incluso anche l’intervento di acquaticità della Torre del Marzocco. Eni ha già iniziato a posizionare i nuovi tubi nel microtunnel di attraversamento del canale da poco realizzato e li sta collaudando. Tutti i dettagli.
Allargare la strettoia adiacente la Torre del Marzocco per migliorare l’accessibilità del porto, consentendo così di far accedere in tutta sicurezza portacontainer di dimensione maggiore rispetto a quelle che attualmente approdano in Darsena Toscana. Pubblicato nei giorni scorsi il Bando di gara d’appalto integrato per i lavori di resecazione del canale di accesso. Non si tratta di un’opera di poco conto. Gli interventi sono necessari per realizzare il banchinamento di una delle sponde della via di navigabile al porto commerciale, oggi larga nel tratto più stretto non più di 60 metri, 90 metri nel tratto più largo. Una volta completato l’arretramento della banchina, il Canale arriverà ad avere una larghezza massima di 125 metri. Il Nuovo banchinamento consentirà peraltro la realizzazione dei successivi interventi di dragaggio, che garantiranno l’approfondimento a 13 metri sotto le sponde e a 16 metri in corrispondenza del centro della cunetta navigabile.
Entrambi gli interventi saranno realizzati solo in seguito al definitivo interramento degli oleodotti dell’Eni che oggi corrono lungo le due sponde del canale, riducendone la sezione navigabile. Eni sta già provvedendo a inserire i nuovi tubi nel microtunnel di attraversamento del canale da poco realizzato e li sta collaudando. Dopodiché procederà a realizzare i collegamenti con il fascio tubiero terrestre, ultimato il quale diventerà possibile rimuovere i vecchi tubi adagiati sulle sponde. Una volta messo in funzione il microtunnel, l’Adsp si occuperà inoltre del rifacimento della calata del Magnale (alla sponda opposta rispetto a quella del Marzocco) in corrispondenza del passaggio degli oleodotti, così da realizzare un nuovo banchinamento che permetta di sostenere il dragaggio del canale. “Si tratta di un’opera strategica” dichiara soddisfatto il presidente dell’Adsp, Luciano Guerrieri. Il costo degli interventi sopra descritti ammonta a circa 20 milioni di euro.
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