Una vittoria per ricominciare. Sembra il titolo di un film eppure è la realtà, una realtà che ha molto di cinematografico ultimamente. Non è stata una settimana facile, e non parlo solo di un fatto prettamente di campo. Quello che un po’ mi fa sorridere è che certi malumori siano magicamente venuti a galla dopo la prima sconfitta subita in casa contro il Tau poco più di una settimana fa. Io credo che questo Livorno, a differenza dell’anno scorso, abbia un attacco decisamente migliore che ha saputo fare la differenza.
E questo lo abbiamo notato soprattutto nelle gare in cui abbiamo più fatto fatica. Ricordiamo il primo passo falso accusato contro il Grosseto, partita nella quale siamo stati graziati da un goal di Ronchi allo scadere del 96esimo. Stesso discorso per la sconfitta subita contro la squadra di Altopascio, gara in cui sono state comunque messe a segno due reti. Allargando il punto di vista notiamo quindi una certa facilità nel prendere goal, tendenza che ovviamente viene oscurata o comunque sia presa meno in considerazione quando la media delle reti realizzate supera quelle subite.
Attenzione, questo non è un tentativo di sabotaggio. I pessimisti e gli pseudo tifosi che non aspettano altro che questi momenti per affossare la squadra non sono inclusi in questa analisi. Dobbiamo però ammettere che la partita giocata contro il Real forte Querceta e vinta grazie ad una bellissima giocata di Giordani ha nuovamente messo in risalto alcune lacune su cui questa squadra deve lavorare. Parlare di un’ottima prova della nostra difesa nella partita appena disputata mi sembra quantomeno esagerato in quanto i ragazzi di Sena non hanno avuto grandi occasioni per impensierire Albieri e compagni. Bene Brisciani che soprattutto nel secondo tempo si è anche reso pericoloso in un paio di occasioni. Buona anche la prestazione di Bellini, pronto e fastidioso nei confronti dell’ex amaranto Apolloni, giocatore a cui non manca di certo la grinta. In ogni caso, le regole parlano chiaro e il Livorno si porta a casa tre punti preziosi.
Onestamente sono ancora in attesa di rivedere in campo Andrea Fancelli, un ragazzo che veramente fa la differenza. La sua assenza dal prato verde comincia ad impensierire, in quanto ricordo che è stato schierato in panchina nella partita di Coppa Italia disputata mercoledì scorso. Visti i recenti sviluppi, qualche domanda sorge spontanea. Piccoli tasselli, ma fondamentali dettagli che potrebbero dare al Livorno quella marcia in più che serve a fare il salto di qualità. C’è da lavorare, su tanti fronti. Ci aspetta adesso un trittico niente male: Seravezza, Pianese, Follonica. Non dico che i punti fino ad ora ottenuti siano frutto di pura fortuna; essa non esiste se non coadiuvata da impegno e impronta tecnica. Ma sicuramente non possiamo ignorare il fatto che sono queste le squadre che possono darci la misura del valore reale di questa squadra. Staremo a vedere…
di Agnese Gaglio
Lascia un commento