Erano presenti il sindaco Luca Salvetti, l’assessore al turismo e commercio Rocco Garufo, il responsabile promozione, eventi e Ambito di Fondazione LEM Adriano Tramonti, Lara Gallo di Uovo alla Pop, Massimo Gualandi di Area 3D e Martina Caluri di Iperattiva.
Per la realizzazione del progetto sono stati utilizzati strumenti digitali, a partire dalla creazione del sito www.streetartlivorno.it su cui sono state caricate immagini e informazioni relativi ai vari murales. Sfruttando un QR-code che sarà posto a fianco delle opere si verrà indirizzati al sito per la scelta della lingua e da qui ad una Web App che, inquadrando adeguatamente l’opera, permetterà di far partire la sua visualizzazione con l’arricchimento di informazioni aggiuntive in Realtà Aumentata. In questo modo, un prodotto artistico per sua natura già moderno e turisticamente attraente, viene proposto in una versione interattiva attraverso un percorso narrativo multimediale per immagini, video, animazioni e voce.
Ha affermato il sindaco Luca Salvetti: “Girando per la città ognuno di noi può notare come Livorno nel tempo sia diventata anche una città dei murales. Più di altre realtà toscane, la nostra città ha questa grande particolarità che, nei quattro anni e mezzo di nostra amministrazione, ha visto una crescita esponenziale. La maggioranza delle opere sono state realizzate da artisti di grande qualità e da associazioni che, su questo fronte, rappresentano un qualcosa di importante nel panorama culturale e artistico di Livorno. L’idea che avevamo era quella di mettere in rete tutto questo, attraverso un progetto complessivo che inizia stamani con due aspetti, quello del sito web e quello della realtà aumentata. Questi sono i primi due tasselli ai quali, nel tempo se ne aggiungeranno altri, per dare l’opportunità alle guide turistiche, piuttosto che alle agenzie, di inserire anche questo aspetto come proposta per la nostra città”.
“Si tratta di un tassello molto importante nel panorama della promozione turistica della città” ha affermato l’assessore Rocco Garufo “. Questo va ad aggiungersi a tutti gli attrattori che la Fondazione Lem sta costruendo e realizzando. Fin da quando ci siamo insediati, vedendo tutte questi lavori, che sono vere e proprie opere d’arte, abbiamo lavorato per cercare di trasformarle in qualcosa che generasse valorizzazione della città e quindi attrazione”.
Ha raccontato Massimo Gualandi, curatore della parte del progetto in realtà aumentata: “Quando si va a proporre un’idea in cui la tecnologia digitale si sposa con l’arte non è così scontato che la cosa possa essere accolta da un’amministrazione. Quella di Livorno e la Fondazione LEM per suo conto l’anno subito capita e di questo non possiamo che essere felici. Nel caso specifico di questo murale in scali delle Pietre, sono stati aggiunti dei contenuti video sulla realizzazione del murale stesso e degli audio che spiegano chi è l’artista che l’ha realizzato. La modalità di fruizione del sistema di Realtà Aumentata sui vari dispositivi (smartphone, tablet, ecc) è stata fatta tramite l’impiego di risorse web, ovvero con un sistema basato su browser e non su APP dedicata; questo per evitare all’utente finale la necessità di scaricare e installare software sul proprio smartphone, cosa che permetterà un’immediata fruizione dei contenuti in Realtà Aumentata”.
Lara Gallo di Uovo alla Pop, una delle associazioni attive in città nella realizzazione di murales, ha evidenziato come ”questo progetto rappresenti per l’associazione il coronamento di un percorso di anni. Attraverso di esso l’arte urbana può essere ora colta da una prospettiva unica e coinvolgente, grazie all’innovativo arricchimento della realtà aumentata. Vengono svelati in questo modo i dettagli che stanno dietro ogni opera, condividendo le ispirazioni degli artisti, il significato dei simboli e la relazione con la città. Questo connubio di linguaggi visivo, sonoro e narrativo crea un’esperienza immersiva che non solo cattura l’attenzione dei visitatori, ma li coinvolge attivamente, incoraggiandoli ad esplorare e vivere la città in modo nuovo e creativo. Con questo progetto Livorno si propone ora non solo come destinazione turistica, ma anche come un’esperienza di arte urbana. D’altronde la street art a Livorno è diventata col tempo un racconto vivo e in continua evoluzione, scritto da artisti che l’hanno scelta come loro tela. Ogni murale si caratterizza per essere una storia legata alla città, un’emozione, un pensiero espressi da artisti provenienti da ogni parte del mondo che hanno trovato un’opportunità unica per esprimere la loro visione creativa e relazionarsi con la nostra comunità. Si può ormai guardare a questa forma d’arte come ad un’evoluzione della tradizione artistica livornese: un’eredità che oggi si riflette nelle sue strade, con artisti locali e internazionali che collaborano per trasformare gli edifici in opere d’arte”.
Martina Caluri, curatrice per conto di Fondazione LEM del sito internet www.streetartlivorno.it ha affermato: “Come Iperattiva ci siamo occupati di dare un’identità visiva al progetto con un logo e un brand che rappresentasse lo spirito di condivisione del progetto. Ci siamo occupati poi del sito che è il primo grande aggregatore digitale delle opere. Ha una funzione informativa, consentendo l’accesso a una scheda riepilogativa in italiano e inglese per ogni opera e indicandone anche la collocazione. Si tratta ovviamente di un work-in-progress considerando che l’attività produttiva è sempre in corso”.
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