Il Pd provinciale, nei giorni scorsi, con una nota, aveva annunciato l’inserimento nel cosiddetto “Milleproroghe” della norma a sostegno del lavoro portuale, invece la proroga che doveva finanziare anche quest’anno gli ex art. 16 e 17 è saltata lasciando i lavoratori in grande difficoltà e affidando le loro sorti ad un incerto emendamento in Parlamento durante la conversione del decreto.
Esplodono le polemiche: “Il governo ha commesso un grave errore nell’omissione dei finanziamenti alle compagnie e imprese portuali, nonostante l’impegno dichiarato del Mit – dichiarano i parlamentari Valentina Ghio e Marco Simiani (PD) –.
Nel decreto ‘Milleproroghe’ è assente il prolungamento delle misure a sostegno del lavoro portuale, che doveva essere riconosciuto per il calo di traffici dovuti ai conflitti in Ucraina, Medio Oriente e Mar Rosso. Le misure ex articolo 199 riguardano il sostegno nel 2024 alle compagnie e imprese portuali per le minori giornate di lavoro”.
“Il decreto è entrato con l’ex articolo 199 e ne è uscito senza – denunciano i parlamentari – La possibilità da parte del Mit di presentare un emendamento durante l’approvazione del “Milleproroghe” in Parlamento è auspicabile ma poco probabile, poiché la premier Giorgia Meloni potrebbe porre la fiducia, azzerando gli emendamenti. A quel punto, la situazione nei porti può diventare veramente un guaio sulla pelle dei lavoratori. Altro aspetto non banale è che nel decreto legge c’è il prolungamento di soli tre mesi, con 2,2 milioni di euro per coprire gli ammortizzatori sociali, per le Agenzie del lavoro portuale di Taranto, Gioia Tauro e Cagliari, istituite a seguito di crisi aziendali dei terminalisti. Tuttavia, l’Agenzia di Taranto chiuderà a fine giugno 2024 se non interverranno ulteriori misure, mettendo a rischio 339 lavoratori”.
Nello scalo labronico, a usufruire del finanziamento a fondo perduto nel 2023 erano state la cooperativa Uniport e l’agenzia del Lavoro ALP.
“In ogni occasione utile, dal Decreto Anticipi alla Manovra, noi abbiamo presentato emendamenti a sostegno della proroga al lavoro portuale – proseguono Ghio e Simiani – e siamo pronti a ripresentarne al Milleproroghe, se il Governo non darà una risposta certa e concreta, oltre alla perdita della credibilità dei rappresentanti istituzionali del MIT che più volte hanno dato vaste rassicurazioni, a perdere saranno soprattutto i lavoratori portuali a rischi di pesanti crisi occupazionali”.
E sulla questione è intervenuto con una nota anche il Pd della Toscana: “Qualora il Governo non dovesse dare una risposta certa e concreta, oltre alla perdita della credibilità dei rappresentanti istituzionali del MIT che più volte hanno dato vaste rassicurazioni, a perdere saranno soprattutto i lavoratori portuali a rischio di pesanti crisi occupazionali”, si legge nella nota.
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