Conosciuto da tutti i livornesi, Mario, persona di statura di gran lunga inferiore alla norma, a dir tanto era alto un metro e trenta, seppe accattivarsi la simpatia dei livornesi per la sua sensibilità e per il suo portamento buffo. Nonostante le sue problematiche seppe affrontare la vita con disinvoltura e senza mai tirarsi indietro nell’affrontare le difficoltà quotidiane. Nato a Messina e caduto in disgrazia per la prematura morte dei genitori a causa del terribile terremoto del 28 dicembre 1908, orfano, si trasferì a Livorno e ben presto venne “adottato” proprio dal Ricovero di via Galilei.
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