“Ci consta – si legge in una nota a firma Celeste Vichi (Presidente Associazione Italia Israele di Livorno) – che durante i saluti e gli applausi conclusivi della manifestazione sia stato esposto sul palco un grande striscione recante la scritta: “cessate il fuoco stop genocidio” unitamente all’esposizione di una bandiera palestinese.
L’Associazione Italia Israele di Livorno ritiene che quanto accaduto sia di una gravità inaudita in quanto si è trasformata una manifestazione dell’alto contenuto culturale in una rappresentazione di parte ed anti-Israele, finendo con l’identificare un’importante istituzione cittadina in un fazioso sostegno alla causa palestinese. Ciò attraverso il riferimento all’uso improprio del termine “genocidio”, alla grave omissione sul 7 ottobre, con cui tutto è cominciato, e senza menzionare ostaggi ancora in mano di Hamas, molti dei quali barbaramente uccisi. Senza tacer del fatto che Israele ed i suoi civili continuano ad essere attaccati quotidianamente da più fronti e dall’Iran e che Hamas continua ad utilizzare i civili palestinesi quali scudi umani nelle scuole, ospedali, luoghi di culto ed edifici pubblici.
Si è trattato, dunque, di un’azione fuori contesto culturale, politico ed istituzionale e con l’esposizione di un messaggio completamente imposto al pubblico presente, che era a teatro solo per vedere un’opera lirica, senza alcuna possibilità di contraddittorio o replica di una posizione diversa”.
“In un contesto di questo tipo – prosegue la nota – non si dovrebbero mai verificare tali inopportune intrusioni, ma se proprio si dovesse ritenere di consentirle, perché allora non esporre le due bandiere, ed anche la bandiera israeliana, riaffermando così il diritto di esistere dello Stato Ebraico, oggi minacciato dal terrorismo e dall’estremismo islamista che ne vorrebbe la sua totale cancellazione dalle cartine geografiche, visto che questa situazione ha riacceso il più bieco antisemitismo ed antisionismo in tutte le piazze d’Italia e del mondo.
Ricordiamo che tre anni fa il Comune di Livorno, tra i primi in Italia, ha adottato la definizione di antisemitismo dell’IHRA, che condanna ogni forma di antisemitismo, incluso l’antisionismo, sancendo il diritto dello Stato di Israele ad esistere. Pertanto, auspico che l’Amministrazione comunale voglia dare seguito a quanto già adottato con la propria delibera riaffermando tali imprescindibili principi e prendendo le distanze da quanto accaduto”.
“L’Associazione Italia Israele di Livorno – continua la nota – si è già rivolta al Sindaco Luca Salvetti, anche in qualità di Presidente della Fondazione Teatro Goldoni – istituzione che ha prodotto e messo in scena lo spettacolo – affinché siano svolte dall’Amministrazione tutte le opportune verifiche circa l’individuazione degli autori gesto, delle responsabilità di chi abbia eventualmente autorizzato l’esposizione dello striscione e della bandiera palestinese, se sia stato volutamente ammesso l’ingresso a persone esterne allo spettacolo o se si sia invece trattato di un blitz organizzato da soggetti estranei all’esibizione teatrale, circostanza quest’ultima che porrebbe, altresì, gravi interrogativi sulla gestione della sicurezza di una manifestazione pubblica”.
“Con l’auspicio che venga fatta chiarezza quanto prima – conclude la nota – vista la gravità degli eventi ed i rigurgiti di antisemitismo ed antisionismo di questi ultimi mesi, chiediamo che anche tutti i candidati sindaco di Livorno prendano posizione su questi fatti”.
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