Nella mattinata odierna il Centro Secondario di Soccorso Marittimo della Guardia Costiera di Livorno (2° Maritime Rescue Sub Center) ha coordinato, sotto la più ampia direzione della Prefettura, un’esercitazione complessa di soccorso ed antiterrorismo ad un traghetto di linea (cd. POLLEX – SECURITY – SAREX 2024). Le operazioni sono state svolte nell’ambito dell’attività addestrativa cui sono costantemente sottoposti i militari della Guardia Costiera per efficientare il livello di preparazione del personale, la capacità di attivazione e risposta della catena di soccorso e l’efficacia delle procedure operative, con particolare riferimento alla cooperazione tra i diversi Enti dello Stato e i soggetti privati che possono utilmente concorrere nelle emergenze in mare. L’esercitazione ha visto coinvolti numerosi mezzi navali ed aerei della Capitaneria di Porto di Livorno, dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco (presenti anche con nucleo sommozzatori), personale del 118, oltre ad un mezzo navale disinquinante Castalia e dei servizi tecnico nautici del porto. La simulazione addestrativa ha preso il via alle ore 09:30 quando il Comandante del Mega Express 4 della Corsica Ferries, partito da Livorno per golfo Aranci con 340 persone a bordo, a circa 10 miglia dal porto, segnalava tramite i previsti sistemi satellitari di security di essere stato dirottato da tre terroristi. Comunicava inoltre, che durante l’attacco vi era stata l’esplosione di ordigni incendiari nel locale garage che avevano causato il ferimento di alcuni membri dell’equipaggio e di alcuni passeggeri, oltre che lo sversamento in mare di sostanze oleose. La Sala Operativa del 2° MRSC assumeva quindi il coordinamento delle operazioni di ricerca e soccorso, disponendo l’invio nella zona del dirottamento di un’unità navale di tipo SAR, un’unità navale della GdF e una dei VVF, richiedendo altresì l’invio di un elicottero della Base Aeromobili della Guardia Costiera di Sarzana e allertando le altre forze dipolizia ed il servizio 118. La Polizia di Stato quindi inviava sul posto un’unità navale della Squadra Nautica per le conseguenti indagini di Polizia Giudiziaria. Dell’emergenza in atto veniva data prontamente comunicazione anche alle sale operative della Questura, della Guardia di Finanza e alla Prefettura, nonché alla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma, al Ministero della Difesa ed al Ministero dell’Interno. Vista la gravità della situazione in atto la Prefettura di Livorno riuniva il Comitato di Crisi tentando, tramite personale di Pubblica Sicurezza della Polizia di Stato – Frontiera Marittima di Livorno, di stabilire un contatto telefonico con i dirottatori. Dal tentativo di colloquio con questi ultimi emergeva l’assoluta impossibilità di avviare alcuna trattativa e pertanto è stata richiesta all’Unità di Crisi del Ministero degli Interni la possibilità di far intervenire l’Un.I.S. competente, secondo il Piano Nazionale di emergenza per la gestione di gravi turbative dell’ordine pubblico e di eventi di matrice terroristica”. Nell’autorizzare l’impiego per il tramite del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri veniva dato il compito al Gruppo Intervento Speciale di pianificare ed eseguire l’operazione speciale per la riassunzione del controllo della nave. Nel frattempo le prime unità giungevano in zona e confermavano la presenza di sostanze oleose in mare e pertanto la sala operativa della Guardia Costiera dichiarava l’emergenza locale di livello 2 dandone immediata comunicazione al Coordinamento operativo degli interventi in mare (COIMAR) presso il Ministero della Transizione Ecologica e al Dipartimento della Protezione Civile. Con l’impiego di 2 elicotteri del 4 Nucleo Elicotteri dell’Arma dei Carabinieri e dei RHIB in dotazione, i militari del G.I.S. dei Carabinieri riuscivano a salire sull’imbarcazione in movimento e procedere all’individuazione della minaccia e alla riconduzione sotto il proprio controllo del natante, permettendo l’afflusso di ulteriori assetti di soccorso dopo aver neutralizzato i terroristi. Il Comando di bordo poteva così riassumere il controllo del traghetto e i VV.FF. potevano intervenire per domare gli incendi e il personale medico del 118 prestare le prime cure ai feriti. Assicurato il prioritario soccorso alle vite umane, l’attenzione veniva quindi rivolta all’ambiente marino, con l’intervento del mezzo disinquinante che procedeva alle operazioni di contenimento della macchia oleosa. Il traghetto, messo in sicurezza e rientrato sotto il controllo delle Autorità, dirigeva per il rientro in porto, scortato dalle unità navali delle FF.OO., assistita dai Piloti del Porto e da un rimorchiatore, mentre i feriti più gravi venivano evacuati dalle motovedette e dagli elicotteri della Guardia Costiera e dei VV.F.. In banchina, una volta concluse le operazioni di sbarco dei feriti e degli altri passeggeri sono state avviate le operazioni di polizia scientifica e giudiziaria a bordo dell’unità da parte della Polizia di Stato. L’esercitazione, che aveva come scopo quello di testare la risposta in termini di prontezza operativa e di consolidare il livello di preparazione del personale coinvolto, analizzando la capacità di attivazione e risposta della catena di soccorso e valutare l’idoneità e l’efficacia delle procedure operative con un occhio di riguardo alle procedure di antiterrorismo e soccorso in mare, ha avuto un esito molto positivo, dimostrando la grande professionalità del personale coinvolto e confermando ancora una volta l’eccellente sinergia tra la Guardia Costiera e gli altri Enti istituzionali, chiamati spesso a collaborare nelle attività di emergenza, nella circostanza sotto l’egida della Prefettura di Livorno. “Desidero ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla pianificazione e alla buona riuscita dell’esercitazione” – questo il pensiero del Direttore Marittimo della Toscana, Ammiraglio Angora, al termine delle attività – “in primis la Prefettura, tutte le forze di Polizia e di soccorso intervenute, i servizi tecnico nautici del Porto, la società armatrice del traghetto e tutti i ragazzi dell’Istituto tecnico Nautico Cappellini di Livorno che hanno partecipato nelle “vesti” di passeggeri del traghetto dirottato”. “Queste occasioni” – ha proseguito l’Ammiraglio – “sono fondamentali per testare il livello di preparazione che la Guardia Costiera e le altre forze di Polizia e di soccorso hanno raggiunto nella gestione di eventi di tale portata, e che hanno come scopo primario quello di garantire, sotto tutti i punti di vista, la sicurezza dei cittadini”. “Intendo ringraziare tutti gli Enti, le Istituzioni e i privati cittadini che hanno contribuito a portare a termine in modo ottimale l’esercitazione” – ha commentato in conclusione il dott. Lombardi, vicario del Prefetto di Livorno. “Sono queste le occasioni” – ha proseguito – “nelle quali le Istituzioni dimostrano di essere una squadra coesa che, nell’ambito dei differenti ruoli, funzioni e competenze, opera con l’unico scopo di garantire una convivenza serena e civile nel rispetto delle regole e della legalità”.
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