Stamani è tornato a riunirsi in Regione il tavolo di monitoraggio che da mesi segue Magna Closures, il colosso canadese della componentistica auto che a Guasticce ha uno degli ultimi grandi stabilimenti rimasti in Toscana della componentistica auto. Convocato e gestito da Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali di Eugenio Giani, il tavolo su Magna si inserisce nell’attenzione alle grandi realtà industriali e ai territori in cui operano.
Di qui il contesto di attori presenti in piazza Duomo a Firenze e chiamati a collaborare al futuro protocollo d’intesa: le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm, Usb, le rsu aziendali, l’amministratore delegato e il management di Magna, Confidustria, le amministrazioni di Livorno e Collesalvetti, oltre naturalmente la Regione.
A fare il punto il consigliere Fabiani: “Come già nel caso di Vitesco e Pierburg, dove si sono raggiunti risultati positivi, oggi lavoriamo su Magna, un’altra delle aziende che operano nello scenario difficile che riguarda automotive e componentistica, settori interessati dalla transizione tecnologica e da un’assenza di politica industriale nazionale sul comparto auto”.
Anche in questo caso l’obiettivo è arrivare a un protocollo d’intesa “che metta nero su bianco un tentativo di reagire da parte di Magna”, con lo scopo di preservare e consolidare la presenza dell’azienda in provincia di Livorno e auspicabilmente un rilancio in termini nuovo sviluppo. Al centro dell’attenzione la questione occupazionale, sia per quanto riguarda i lavoratori a tempo indeterminato che a quelli a tempo determinato.
Tra gli esiti positivi registrati questa mattina, conclude il consigliere di Giani, “la ripresa di relazioni industriali tra azienda e organizzazioni sindacali e la condivisione di proseguire in questo percorso che, dopo la presentazione del nuovo piano industriale, con investimenti già condivisi al tavolo, prevederà un primo step a cui lavoreremo da subito alla ripresa dopo l’estate, per giungere a un primo accordo che anticipi alcuni contenuti del vero e proprio protocollo d’intesa”.
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