Si è tenuta questa mattina la Commissione Ambiente congiunta tra i Comuni di Livorno, Collesalvetti e Pisa nella Sala Congressi dell’Interporto di Guasticce per trattare il tema della qualità dell’aria e della salute pubblica riferita alla Raffineria Eni di Stagno ed al porto di Livorno.
“Abbiamo trattato il tema alla presenza dei rappresentanti e delle rappresentanti delle Giunte comunali – si legge in una nota a firma Valentina Barale, Pietro Panciatici (Buongiorno Livorno), Ciccio Auletta (Rifondazione Comunista), Emanuele Marcis (Cittadini in Comune per Collesalvetti), Aurora Trotta (Livorno Popolare) e Alberto Benedetti (Sinistra di Collesalvetti) -. L’Amministrazione di Collesalvetti era rappresentata nella persona della Sindaca Paoli mentre l’Amministrazione di Livorno nella persona dell’Assessora Viviani, la quale ha da poco acquisito le deleghe riferite all’Ambiente (a differenza del mandato precedente nel quale l’interlocutrice politica era l’Assessora Cepparello).
Totalmente assente, invece, il Comune di Pisa che, oltre al consigliere Ciccio Auletta ed altri consiglieri comunali, ha visto latitare la sua Amministrazione. Sarà un segnale politico? Ci sembra, però, inaccettabile che un Comune importante e centrale come quello di Pisa sia mancato ad un appuntamento istituzionale organizzato da tempo e che aveva tra le premesse quello della presa in carico delle responsabilità inquinanti dei siti limitrofi quali Eni. Vorremmo avere spiegazioni ed aggiornamenti ulteriori in merito a questo problematico silenzio di Pisa, che inevitabilmente coinvolge anche il lavoro collegiale riferito ai Comuni di Livorno e Collesalvetti”.
“Durante la seduta – prosegue la nota – abbiamo purtroppo appreso la totale mancanza di informazioni, di dati utili e circoscritti da parte di (quasi) tutte le Amministrazioni comunali. Le varie compagini politiche di maggioranza non hanno saputo dare risposte nel merito riferite alle Bonifiche necessarie come nei riguardi di una strategia comune contro i dannosi dati che colpiscono buona fetta dei cittadini delle nostre città: tumori, malformazioni neonatali, mortalità sono eventi ricorrenti e cadenzati proprio nelle zone nelle quali Eni produce puntualmente.
Un altro dato da sottolineare è stata la mancanza gravissima di ARPAT, annunciata preventivamente come se fosse un chiaro segnale indice della “temperatura” del dialogo inter-cittadino sul tema. Difatti non abbiamo potuto confrontarci su nessun tipo di studio epidemiologico e di rilevazione pubblica, oltre lo Studio Sentieri 2023 che per noi indica l’unica via sensata ed esistente al momento, proprio perché anche la stessa ASL in sede di commissione ha affermato di non aver avuto ben chiaro il tema sul quale relazionare e, dunque, non ci ha sottoposto nessun elaborato.
Grazie alla pressione sul tema ed ai primi passi che abbiamo fatto insieme tra le liste di Pisa Diritti in comune, Buongiorno Livorno, Livorno Popolare, Movimento 5 Stelle e Cittadini in Comune per Collesalvetti abbiamo ottenuto un aggiornamento entro il febbraio 2025 per un nuovo incontro fattuale ed utile, successivo all’approvazione dei bilanci di dicembre di ciascun Comune, in cui porteremo anche queste istanze”.
“Sarà in questo nuovo incontro ancora più opportuno – continua la nota – confrontarci insieme a tutti gli attori necessari e coinvolti quali la Regione ed Arpat in riferimento al tema delle Bonifiche e dei prossimi passi da muovere in tutela della salute di chi opera all’interno della Bioraffineria Eni e di chi vive nelle sue prossimità, a partire da una indagine epidemiologica non più rinviabile. Estenderemo nuovamente l’invito al Ministero della Transizione Ecologica, il quale dovrà svolgere alcuni passi sia in riferimento della questione relativa alla Bioraffineria che a quella portuale, che come sappiamo, investe la porzione livornese di fumi che impattano fortemente sull’aumento del gas serra cittadino (ed anche contiguo alle altre città), nonché chiarire sulle risorse necessarie per tutelare la salute della cittadinanza”.
“Intanto – conclude la nota – possiamo rilevare l’ottimo lavoro informativo e programmatico congiunto al quale abbiamo dato corpo e gambe, contro le mancate risposte di chi governa a livello locale e nazionale e alcune assenze degli Enti di controllo della salute preposti”.
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