“Macché guerra, io non voglio fare nessuna guerra. Su Livorno siamo di fronte a un grande malinteso. Abbiamo rilevato il terminal Tdt con un investimento importante per continuare a fare i container. E quello continueremo a fare. Abbiamo appena siglato un accordo con Hapag-Lloyd per portare qui 30 mila nuovi contenitori a partire dal primo febbraio”.
Manuel Grimaldi, amministratore delegato del primo gruppo armatoriale italiano, getta acqua sul fuoco delle polemiche e spiega a Shipmag perché le incomprensioni con il cluster portuale labronico, preoccupato per un eventuale ridimensionamento delle attività legate ai container, possono essere superate.
“Abbiamo fatto grandi sacrifici – racconta – per acquisire il Tdt. Al di là di ogni altra considerazione e del rispetto dei piani d’impresa e delle destinazioni commerciali previste dall’Autorità portuale, è evidente che il terminal per continuare a guadagnare e rimanere in attivo non può che movimentare contenitori. Figurarsi se io voglio mettere qui altri traffici. Lo dico ancora una volta, a scanso di equivoci: la nostra attività più importante e fondamentale è il container“.
Ma allora perché questa sollevazione di armatori, spedizionieri, agenti marittimi, imprese e associazioni livornesi? “Si sono allarmati perché, in un ben preciso momento storico, abbiamo fatto arrivare al Tdt un traffico di auto nuove da parte di un operatore scandinavo che altrimenti non sarebbe andato a Livorno. Ma in quel periodo il Tdt stava soffrendo e subiva un calo dei traffici a causa delle navi portacontainer dirottate per le azioni militari dei ribelli Houthi nel Mar Rosso. C’era un’opportunità e l’abbiamo colta. Abbiamo portato un traffico a Livorno e fatto lavorare le maestranze livornesi. Credo che avremmo meritato un plauso per questo. Ma non è un’attività a scapito dei container, deve essere molto chiaro. Ecco perché dico che il problema non esiste. Anzi, il gruppo Grimaldi porterà nuovi traffici di contenitori”.
Nel concreto sono i 30 mila teu di cui Grimaldi ha parlato all’inizio e che arriveranno a Livorno con le navi di Hapag-Lloyd dal primo febbraio. Ma non solo. “Come è noto la compagnia tedesca si è alleata con la Maersk. Siamo fiduciosi che il gruppo danese porti al Tdt quanto prima almeno altrettanti contenitori”.
Certo, il gruppo Grimaldi ha comunque fame di spazi per supportare la crescita dei suoi traffici ro-ro e lo sviluppo delle car carriers. “Ma penso – aggiunge Manuel Grimaldi – che con la realizzazione di Darsena Europa molti problemi si risolveranno“.
Resta, però, la contrapposizione con buona parte del cluster portuale livornese. L’armatore napoletano, però, è fiducioso che si possa arrivare presto a una ricomposizione della frattura. “Ho letto della presa di posizione della faniglia Neri, con la quale abbiamo buoni rapporti da generazioni. Credo che questo grosso malinteso possa essere quanto prima chiarito. Lo dico pubblicamente: mi farebbe piacere incontrare tutti gli esponenti livornesi che hanno firmato la lettera all’Autorità portuale per chiarire i loro dubbi e capirci al meglio.
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