L’amministrazione comunale ricorda il campione labronico scomparso il 26 maggio del 1971. Da calciatore Armando Picchi ha iniziato la sua carriera tra le file del Livorno, dov’è rimasto per cinque anni (dal 1954 al 1959) affermandosi come terzino destro, prima di trasferirsi alla Spal. Nel 1960 è approdato all’Inter, dove ha iniziato a ricoprire il ruolo di libero, militandovi fino al 1967 collezionando in totale 257 presenze e 2 reti; da capitano (succedendo a Bruno Bolchi nel 1962) ha conquistato tre campionati italiani nonché due Coppe dei Campioni e altrettante Coppe Intercontinentali. Ha concluso la sua carriera nel 1969 giocando nel Varese. Con la nazionale, ha esordito nel 1964 senza tuttavia prendere parte a una rassegna mondiale o continentale.
Da tecnico ha guidato dapprima il Varese (nella doppia veste di allenatore e giocatore) e poi, una volta terminata definitivamente l’attività agonistica, il Livorno. Nel 1970 è chiamato dalla Juventus, che ha guidato con buoni risultati fino alla prematura morte, avvenuta nel 1971.
Nato a Livorno, iniziò a giocare a calcio seguendo le orme del fratello maggiore, Leo. Era legato a Francesca, dalla quale ha avuto due figli, Leo e Gianmarco. È deceduto il 26 maggio 1971, poco prima di compiere 36 anni, a causa di un tumore alla colonna vrtebrale. Il fratello Leo, dottore in farmacia, ipotizzò come causa della malattia cure sbagliate in seguito alla frattura del bacino subita dal calciatore nel 1968.
Il giorno dei funerali, che si svolsero in forma pubblica nonostante il volere contrario della famiglia, ci fu una partecipazione commossa da parte di tutta la cittadinanza livornese. Un mese dopo la morte venne istituito in suo onore il Torneo Picchi. Nel 1990 gli è stato intitolato lo stadio comunale di Livorno.
Per ricordarlo, in calendario sono in programma due giorni di eventi che verranno illustrati a palazzo comunale giovedì 20 maggio in una conferenza stampa, alla quale parteciperà anche l’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti. Picchi infatti della compagine nerazzurra è stato pilastro e capitano negli anni delle conquiste di scudetti e coppe internazionali.
Alla presentazione presieduta dal sindaco Luca Salvetti interverranno anche il figlio Leo Picchi, Tito Neri, Alessandro Brucioni e Michele Crestacci.
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