Ricorso respinto integralmente e condanna al pagamento delle spese. Si è conclusa così, il 12 luglio scorso, davanti al Tribunale amministrativo di Firenze, la guerra dell’acqua che aveva portato la società Acquedotto portuale srl a contestare la decisione dell’allora Autorità portuale di Livorno di affidare all’ASA spa il servizio di fornitura di acqua potabile alle navi. Acquedotto portuale srl (concessionaria del servizio in porto fino al 31 dicembre 2016), aveva lamentato il fatto che il nuovo affidamento fosse stato effettuato senza indire una gara europea; il TAR ha invece condiviso la posizione dell’Authority e avvalorata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, secondo cui, ai sensi del codice dell’ambiente (d.lgs n.152 del 2006) prevale il principio dell’unicità della gestione del servizio idrico integrato negli Ambiti ottimali e che quindi ad ASA, individuata dal Comune di Livorno quale gestore unico sino al 2026, competano anche le gestioni affidate in precedenza ad altri soggetti. “Abbiamo proficuamente lavorato per mesi su questa ipotesi con l’Assessore Aurigi – ha commentato il segretario generale dell’ex Autorità Portuale Massimo Provinciali – e l’abbiamo consolidata in un protocollo d’intesa tra Autorità portuale, Comune, AITO ed ASA solo quando siamo stati convinti di essere nel giusto. Peraltro, l’eliminazione di intermediari tra ASA e gli utenti finali comporta ovviamente un risparmio in termini di tariffa per questi ultimi”. Alla positiva notizia giudiziaria se ne aggiunge una operativa: nei prossimi giorni sarà completato da ASA l’impianto per assicurare la fornitura d’acqua potabile direttamente dalla banchina del Molo Italia lato Nord, dove stanno attaccando decine di navi da crociera l’anno.
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