Il parco di Villa Fabbricotti sarà il primo parco “cardioprotetto” della città.
Sarà inaugurato infatti domenica 22 aprile alle ore 11.30 il defibrillatore semiautomatico pubblico attualmente in corso di installazione presso il Chioschino del parco di Villa Fabbricotti.
Giunge così a compimento un progetto che ha visto il sostegno del Comune di Livorno, ma che è stato fortemente voluto soprattutto dal gruppo di cittadini attivi del quartiere “Vivi Fabbricotti” che hanno deciso di fare qualcosa di concreto e utile per il loro quartiere e, tra le molte esigenze che hanno raccolto e condiviso nei mesi scosi, hanno poi deciso di realizzare quella di tutelare la salute di quanti frequentano il parco, studenti, atleti, anziani, genitori e bambini, con l’installazione di un defibrillatore pubblico.
Hanno collaborato alla realizzazione del progetto Laura Albertini, Silvia Nocelli, Giuseppe Chericoni, che ha donato il defibrillatore in memoria del fratello, Filippo Brandolini, gestore del chioschino di villa Fabbricotti, e il dott. Maurizio Cecchini, medico cardiologo che anche grazie al supporto di tanti volontari, sono riusciti a portare il defibrillatore al Parco di Villa Fabbricotti facendone la prima area verde cardio protetta della città.
L’iniziativa è stata presentata mercoledì 18 aprile a palazzo comunale dall’assessore al sociale e alla sanità Ina Dhimgjini e da Laura Albertini, portavoce del gruppo di cittadini attivi del quartiere “Vivi Fabbricotti”. Presenti anche Giuseppe Chericoni, donatore del dispositivo, Filippo Brandolini, gestore del Chioschino di Villa Fabbricotti e Maurizio Cecchini, medico cardiologo.
“Avere un defibrillatore a portata di mano permette di non perdere tempo in situazioni di emergenza – ha commenta l’iniziativa l’assessore Dhimgjini – I defibrillatori pubblici sono importanti strumenti salvavita che, per fortuna, sempre più spesso troviamo anche in luoghi pubblici. In caso di emergenza, infatti, ogni cittadino può prestare soccorso utilizzando questo tipo di apparecchiature, e contribuire così a salvare delle vite. Ringrazio i cittadini di Vivi Fabbricotti per questa splendida iniziativa: la salute è il bene comune per eccellenza”.
Nel corso della conferenza è stato illustrato il percorso che ha portato al raggiungimento di questo importante traguardo che, nelle scorse settimane, ha visto anche la realizzazione di un corso gratuito di formazione al Museo di Storia Naturale, organizzato dagli stessi cittadini di Vivi Fabbricotti e rivolto a tutti i cittadini e dedicato alle modalità di utilizzo di un defibrillatore pubblico e alle manovre da operare in caso di emergenza.
“Il corso è stato tenuto dal dott. Cecchini, cardiologo di chiara esperienza impegnato da tempo sul territorio con la formazione al primo soccorso, ed è stato molto partecipato, tanto che siamo stati costretti a lasciar fuori alcune persone – ha detto Albertini – Per questa ragione abbiamo deciso di programmare ulteriori appuntamenti nelle prossime settimane, in modo da dare a tutti la possibilità di accedere a queste informazioni importanti da cui può dipendere anche la vita di altri individui”.
Il defibrillatore semiautomatico è realizzato per la massima semplicità d’uso, è capace infatti di analizzare la frequenza cardiaca e di avvertire il soccorritore sulla eventuale richiesta di intervento. Non vi è dunque necessità di leggere le istruzioni, poiché è lo stesso defibrillatore a fornire messaggi visivi e sonori, così da permetterne l’uso anche a persone che non hanno dimestichezza con questo tipo di apparecchi.
Nei mesi scorsi un primo defibrillatore pubblico a servizio del quartiere era stato collocato in Borgo Cappuccini, in prossimità di piazza Giovine Italia.
Per il quartiere Fabbricotti l’appuntamento è invece per domenica 22 alle ore 11.30 quando sarà inaugurato quello del Parco omonimo che diventerà così, a tutti gli effetti, il primo cardio protetto della città. Passeggiate, corse, giochi all’aperto e visite di quanti ogni giorno usufruiscono di questo polmone verde nel cuore della città saranno quindi ancora più sicuri.
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