Ieri, 13 settembre, si sono svolti i funerali delle nove vittime dell’alluvione. Non sono stati celebrati funerali di stato o pubblici, come avrebbe voluto il sindaco Nogarin che ha dichiarato il lutto cittadino, ma diverse cerimonie private. Per la funzione della famiglia Ramacciotti il Duomo era gremito per l’ultimo saluto a Roberto, 65 anni, il figlio Simone, 37 anni, sua moglie Glenda di 35 e il piccolo Filippo di 4 anni, strappati via ai loro cari e alla loro casa al piano terra di un edificio in via Nazario Sauro, dall’alluvione del Rio Maggiore. Alla cerimonia il sindaco Filippo Nogarin con la sua giunta e le istituzioni. L’invito del vescovo Giusti, durante l’omelia, è stato quello di abbandonare le polemiche e di ritrovare la verità nella forza dell’amore. Alle 11 nella chiesa di Sant’Annunziata si sono svolti i funerali di Raimondo Frattali. Nella chiesa di Santa Tobia al cimitero comunale dei Lupi, è stato celebrato il funerale di Martina Bechini, 34 anni. Per Gianfranco Tampucci, il cui corpo è stato ritrovato nella tarda mattinata di martedì, la data delle esequie è fissata a oggi alle 11, mentre per il 74enne Roberto Vetusti si procederà con la cremazione, secondo quanto disposto dalla famiglia. I funerali della prima vittima del maltempo, il giovane Matteo Nigiotti, 22 anni, che ha perso la vita in un incidente stradale all’altezza del bivio di Santa Luce sulla statale 206, sono previsti per oggi ed è stato aperto un conto poste pay per permetterne le esequie.
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