Anche Livorno, come molte altre città italiane, può vantare di avere il suo Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni urbani, una disciplina che attua i principi propri della Costituzione Italiana e che consente ai cittadini attivi di prendersi cura dei beni comuni, sia materiali che immateriali, della propria città.
Il Consiglio Comunale, nella seduta del 19 ottobre scorso, ha votato all’unanimità il testo del Regolamento che potrà quindi ora entrare nella sua fase attuativa e consentire a tante realtà locali di lavorare in una ottica di sussidiarietà orizzontale.
“L’iter per giungere alla stesura del Regolamento è stato lungo – dichiara la vicesindaco Stella Sorgente – ma non tanto per le difficoltà incontrate, quanto per l’apporto costruttivo di numerosi soggetti che hanno concorso alla sua definizione. Mi riferisco al gruppo di lavoro intersettoriale degli uffici comunali e in particolare ai componenti della 1°Commissione consiliare che hanno dato un contributo di alto livello, così come i consiglieri tutti nell’apportare modifiche, emendamenti, migliorie”. “ Potrei affermare che lo stesso Regolamento è un bene comune, proprio perché frutto di un lavoro condiviso da cittadini e forze politiche, adeguato a quelle che sono le necessità locali”.
Costituito da 20 articoli, il Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni urbani del Comune di Livorno può essere applicato in tutti gli ambiti, laddove si costituiscano forme di collaborazione con i cittadini per l’Amministrazione condivisa e quindi la cura, la rigenerazione, il recupero, l’abbellimento e la valorizzazione dei beni comuni.
Sono numerose le proposte di patti di collaborazione che sono state annunciate da parte di associazioni e gruppi di cittadini locali: idee progettuali per piazze, aree gioco, scuole ed anche per quartieri, all’indomani dell’alluvione del 10 settembre scorso. Proposte che dovranno pervenire all’ufficio Associazionismo, Beni comuni e Partecipazione, in fase di costituzione all’interno del Cisternino di Città, che si dedicherà tra le varie mansioni all’applicazione del Regolamento, relazionandosi con i cittadini “attivi”, coordinando proposte, e favorendo l’attuazione di patti di collaborazione, come previsto dal Regolamento stesso.
Un elemento da evidenziare del Regolamento approvato è l’inserimento dell’art. 19 che prevede una fase sperimentale di un anno. Durante il periodo di sperimentazione – come riporta lo stesso articolo – “il Comune verificherà con il coinvolgimento dei cittadini attivi e della comunità locale nell’ambito della più ampia partecipazione, l’attuazione del presente Regolamento al fine di valutarne l’efficacia e i risultati e quindi la necessità di adottare eventuali modifiche o integrazioni”.
“ Abbiamo dunque un anno per monitorare l’efficacia del Regolamento – tiene a sottolineare Stella Sorgente – durante il quale potremmo inserire eventuali accorgimenti e migliorie. Un modo per lavorare ancora tutti insieme sul principio della sussidiarietà”.
Il Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni urbani è pubblicato nella pagina dei Regolamenti del Comune di Livorno.
Lascia un commento