No, non si tratta di un errore grammaticale dovuto magari alla calura eccessiva di questi giorni, è il refrain di una nota canzone anni ’60 di A.Celentano che però descrive bene la situazione in casa amaranto in questi giorni bollenti. Il Presidente è rimasto solo, non pare abbia l’appoggio della famiglia, di sicuro non quello dei tifosi del Livorno, stanchi dei continui rimandi e di trattative che vengono dichiarate (spesso da lui stesso) concluse, ma che poi non portano a niente, col balletto del bonifico in sottofondo.
Cui Prodest è l’incipit di una frase pronunciata da Medea (una figura della mitologia greca) nell’omonima tragedia di Seneca, per sottolineare che per decifrare qualcosa di difficile comprensione basta cercare chi ne trae vantaggio. A quanto pare l’intenzione del gruppo proprietario del Livorno di cedere lo stesso c’è, è stata ribadita più volte e non può certo essere messa in discussione, le continue dichiarazioni del presidente riguardo l’avvenuta vendita non fanno che ripetere la cosa, ma allora perché non si arriva alla definizione? La risposta può essere una sola: all’uomo di Palmi non piace ammettere di avere avuto torto e siccome per ora è lui a comandare le danze (ma il tempo è in agguato) ha deciso di accettare l’offerta di un gruppo (scegliete pure chi volete) di rilevare la società ma vuole ricavare dalla vendita di alcuni giocatori la cifra desiderata. Ecco perché viene allungato il brodo, perché quella venduta sarà una scatola semivuota mancante di alcuni giocatori che Spinelli vuole vendere alle cifre da lui stabilite, non a meno come offrivano gli acquirenti (dopotutto si tratta di giocatori retrocessi). E fin quando non saranno stati venduti i vari Bogdan, Marsura, Murilo non verrà ufficializzata la cessione del club, con buona pace di chi ci soffre; il gioco è però rischioso innanzitutto perché il mercato vero e proprio si apre a settembre e poi perché se chi compra subodora la fretta del venditore potrebbe abbassare le offerte. Nel frattempo come già detto il tempo scorre e si avvicina la data ultima dell’iscrizione al campionato di Serie C (24 Agosto) per non parlare della composizione dell’organico societario con conseguente campagna acquisti/cessioni da impostare e portare avanti, ma anche solo del ritiro della squadra. Ricordiamo, detto per inciso, che una squadra non iscritta perde il patrimonio dei giocatori e dunque non c’è molto da scherzare se si vuole concludere ed anche le richieste più esose dovranno trovare un freno, perché il tempo non aspetta nessuno (Time Waits For No One-Rolling Stones).
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