Il segretario Giovanni Pardini ha aperto la stagione congressuale della Cisl di Livorno. Da oggi fino al 28 Febbraio, sono infatti in calendario i congressi di tutte le categorie della confederazione. A chiosa di tutto il cammino, si terrà il Congresso dell’Unione Sindacale CISL di Livorno, programmato per il 16 Marzo prossimo, data in cui verranno eletti anche i nuovi vertici. In un lungo discorso il numero 1 di Via Goldoni ha toccato numerosi temi, spaziando dalle problematiche nazionali a quelle locali. Vediamo i passaggi più significativi:
“Quello attuale è un momento davvero complicato, possiamo paragonarlo all’immediato dopoguerra, e come accadde al termine del conflitto mondiale bisogna ripartire, facendo tesoro dell’esito del referendum. Che ha punito Renzi, colpevole di confondere i suoi successi personali con la realtà di un paese che stenta terribilmente a rimettersi in moto. Un Renzi che ha pagato oltre i suoi demeriti; il politico di Firenze ha avuto infatti il merito di riaprire, sia pur tardivamente, quel dialogo sociale necessario per migliorare la situazione del paese, penso all’accordo sul rinnovo del pubblico impiego e sulla previdenza. L’auspicio è che il nuovo governo metta in cantiere la nuova legge elettorale per poi condurci a nuove elezioni. In questo contesto difficilissimo la CISL, a differenza della CGIL, ha confermato tutta la sua autonomia, senza prendere posizione in merito al tanto discusso referendum. Una situazione paradossale, quella della CGIL; da una parte felice per il successo del no, dall’altra amareggiata per le molte questioni in sospeso dopo le dimissioni dell’esecutivo che aprono le porte ad un periodo si instabilità politica, con la mente rivolta alle elezioni prossime venture. Ed invece servono provvedimenti che diano risposte concrete a chi soffre situazioni di malessere. In questo senso non mancherà l’apporto della Cisl.
Anche a livello locale non mancano le preoccupazioni: si stanno giocando partite importanti come quella delle acciaierie di Piombino, e dell’accordo di programma su Livorno che cammina lentamente. Nonostante le rassicurazioni del governatore Rossi mancano ancora fatti concreti, un interlocutore ben delineato ed un cronoprogramma preciso e dettagliato. Inoltre ci preoccupa lo stentato dialogo con l’Amministrazione Comunale che evita pregiudizialmente un confronto strutturato con le OO.SS. confederali; un governo locale il quale guarda troppo all’indietro anziché in avanti, cercando concretamente di affrontare i tanti problemi del nostro territorio. In più c’è da registrare la mancata nomina del Presidente dell’Autorità Portuale e l’atteggiamento scorretto della CGIL che talvolta non rispetta gli impegni presi unitariamente. Un barlume di luce arriva dall’accordo con la Solvay, con l’azienda che investirà nell’economia della zona più di 100 milioni di euro, fondamentali per rilanciare l’economia della zona. Concludendo anche in vista della ormai imminente tornata congressuale la nostra organizzazione è rimane solo un sindacato che guarda al merito delle questioni senza pregiudizi politici, senza demagogia e non speculando sulle disgrazie delle persone perche’ vuole dare loro concrete risposte e non promesse a coloro, come i nostri rappresentati, che pretendono solamente dignità, dignità per i nostri lavoratori , dignità per i nostri pensionati.”
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