È stato pubblicato il ventesimo numero della collana “Chi fa cosa in Toscana” dedicato al radon. L’opuscolo contiene alcune semplici indicazioni per
- conoscere quale sia la distribuzione media di radon in Toscana
- sapere a chi rivolgersi per misurare il radon nella propria abitazione
- avere chiarimenti sugli aspetti relativi alla salute connessi alla presenza di radon
La collana è nata nel 2016 su iniziativa del settore Informazione e comunicazione di ARPA Toscana per aiutare i cittadini ad individuare l’ente competente a cui rivolgersi in caso di specifici problemi ambientali. Infatti, le competenze riguardo alle diverse matrici ambientali sono spesso suddivise fra diverse amministrazioni e non è facile – talvolta neppure per gli addetti ai lavori – capire a chi rivolgersi per uno specifico problema.
La serie “Chi fa cosa in Toscana affronta numerose tematiche: rumore, inquinamento delle acque, fumi e cattivi odori, campi elettromagnetici, abbandono di rifiuti, gestione di sfalci e potature, amianto, scarichi domestici.
A questo strumento informativo si affiancano:
- le sezioni del sito Web dedicate ai diversi Temi ambientali (acqua, aria, biodiversità, ecc.) che inquadrano i singoli argomenti evidenziando i compiti dell’Agenzia e facendo da punto di partenza per accedere ad altre risorse disponibili (notizie, documentazione, normativa, dati e mappe),
- le schede informative, opuscoli (disponibili anche in formato cartaceo) che, con un linguaggio divulgativo, trattano argomenti ambientali; ricordiamo le ultime pubblicate: Biossido di azoto, VIA – Valutazione di impatto ambientale, Marine Strategy in Toscana;
- le FAQ (risposte a domande frequenti), nelle quali sono raccolte informazioni di carattere pratico su singoli e specifici argomenti che possono interessare la cittadinanza. Tra queste anche le FAQ relative al Radon.
Ricordiamo, infine, che la cittadinanza può contattare gli operatori URP di ARPA Toscana al numero verde gratuito 800-800400 (dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 13:00 e il martedì e il giovedì anche dalle 14:00 alle 16:30) o inviare un messaggio mail a urp@arpat.toscana.it.
Che cos’è il radon?
Il radon, scoperto durante i primi studi sulla radioattività all’inizio del secolo, è un gas radioattivo di origine naturale. È il più pesante tra i gas nobili ed è generato dal decadimento radioattivo del radio che è generato a sua volta dall’uranio. È solubile in acqua e si presenta come un gas incolore, inodore ed insapore.
Ogni persona è esposta alla radioattività naturale che ha origine dal cosmo e dalle sostanze radioattive presenti nell’ambiente e negli alimenti. A queste fonti possono aggiungersi le radiazioni di origine artificiale, che derivano dalle cure mediche, oppure dalle attività industriali e di ricerca, e infine dagli esperimenti o usi delle armi nucleari.
Gli atomi del radon possono disintegrarsi a loro volta formando polonio, bismuto e piombo. Anche questi prodotti, detti “di decadimento”, sono radioattivi e si associano agli aerosol dell’aria che respiriamo. I prodotti di decadimento si accumulano progressivamente negli spazi chiusi. Durante la respirazione, possono penetrare nei polmoni, depositarsi sul tessuto polmonare e irradiarlo, dando origine in alcuni casi ad un processo cancerogeno.
La principale fonte di immissione di radon nell’ambiente è il suolo, insieme ad alcuni materiali di costruzione – p.es. il tufo vulcanico – e, in qualche caso, all’acqua.
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