“Sta volgendo al termine, nel peggiore dei modi – si legge in una nota a firma sindacato Asia Usb Livorno – il procedimento giudiziario che vede al centro le case popolari (a canone sociale) di Via Giolitti a Shangai. Abitazioni costruite ai sensi della 865 art 35 su terreno regalato dal Comune di Livorno e con finanziamenti Regionali ma consegnate nelle mani di un privato (la Consabit) secondo quella “porcheria” chiamata housing sociale a canone concordato. Il privato in questione non solo ha avuto la possibilità di costruire e vendere a prezzi di mercato l’adiacente blocco di alloggi ma ha addirittura ipotecato, attraverso il credito cooperativo di Castagneto Carducci, anche tutto lo stabile popolare.
Una volta che la Consabit è finita in crisi la stessa banca, sedicente etica, ha venduto il credito ad un fondo di recupero avviando le procedure con il Tribunale per mettere all’asta gli appartamenti costruiti con soldi pubblici”.
“Con un percorso politico e sindacale di confronto con l’Amministrazione Comunale e la Regione, insieme a tutti gli inquilini – prosegue la nota – avevamo richiesto un atto di buon senso e di coraggio. Revocare la concessione a Consabit e riprendere la piena proprietà dell’intero stabile. Era stato costruito su suolo Comunale e con risorse pubbliche? Allora doveva essere immediatamente acquisito dal pubblico. Niente di tutto ciò è stato fatto. Non si è neanche valutato l’alternativa di acquistarlo mantenendo in essere la convenzione. Si è deciso invece di mettere in atto una vera e propria porcata degna della peggiore ‘truffa’. Grazie alla Regione l’immobile verrà acquisito dall’ennesima società privata denominata FHS, Fondo Housing Sociale, composta da cooperative e imprese di costruzione. La gestione è in mano ad un fondo speculativo immobiliare, l’investire SGR (quello della Torre della Cigna per capirsi). Chi è il presidente di questa FHS? L’avvocato di Consabit…
Oltretutto una buona parte del debito con la Banca sedicente etica, che ha venduto il suo credito, era stato già coperto con gli affitti, praticamente ormai di mercato, pagati dagli inquilini. Ecco che arriviamo al termine di questo vero e proprio raggiro nei confronti dei contribuenti. Il dubbio che fosse tutto già costruito dall’inizio, a questo punto, è più che legittimo. La convenzione con il Comune e la Regione? Quella che definiva il canone, i requisiti per l’accesso alle case popolari? Sparita. È rimasta solo la promessa, ovviamente a parole, che gli inquilini non verranno cacciati. I contratti di affitto saranno gestiti in maniera privatistica. Da un giorno all’altro, ovviamente con preavviso, potranno essere cacciati fuori e sostituti con altre famiglie disposte a pagare di più per far ingrassare il privato. Parliamo già di affitti molto alti che, proprio ai sensi di Legge, andavano rimodulati e ridotti”.
“Come Asia Usb – conclude la nota – insieme alle famiglie di via Giolitti non ci stiamo ad assecondare questa operazione vergognosa. Siamo pronti a rivolgerci anche alla Magistratura se necessario.
Giovedì 21 dalle ore 11 saremo intanto davanti al Comune a manifestare”.
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