Il consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo. Con Isee che non supera 15mila euro l’assegno mensile sarà di circa 175 euro per il primo e il secondo figlio, dal terzo in poi 260 euro.
E’ arrivato il si, dal Consiglio dei ministri, all’assegno unico e universale. Le domande possono essere presentate dal 1 gennaio 2022. Ecco chi sono i beneficiari e le misure del sostegno.
Il decreto prevede l’assegnazione di un assegno mensile alle famiglie, di importo variabile secondo l’Isee, per ogni figlio minorenne a carico e a decorrere dal settimo mese di gravidanza. Viene inoltre assegnato a ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, in presenza di una delle seguenti condizioni: il figlio maggiorenne a carico svolge un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea o frequenta un tirocinio o un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro o è registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro nei centri per l’impiego o svolge il servizio civile universale.
L’importo dell’assegno
Per gran parte delle famiglie italiane, che hanno reddito Isee fino a 15mila euro, l’assegno vale 175 euro mensili per il primo e secondo figlio e 260 euro dal terzo in poi. Sono previste maggiorazioni per ciascun figlio con disabilità, anche maggiorenne, per le madri di età inferiore a 21 anni, per i nuclei familiari con quattro o più figli e per i nuclei con un secondo percettore di reddito (in modo da non disincentivare il lavoro femminile). Per i figli disabili tra 18 e 21 anni, la maggiorazione prevista è stata incrementata da 50 euro mensili a 80 euro mensili. È previsto che i genitori di figli disabili con più di 21 anni, pur percependo l’assegno, potranno continuare a fruire della detrazione fiscale per figli a carico.
Come fare domanda
La domanda per il riconoscimento dell’assegno, che ha validità annuale e va pertanto rinnovata ogni anno, potrà essere presentata a decorrere dal 1 gennaio 2022 online direttamente all’Inps o tramite i patronati. Ai percettori di reddito di cittadinanza l’assegno è corrisposto automaticamente, senza necessità di presentare domanda.
Il pagamento dell’assegno è corrisposto da marzo di ogni anno fino al febbraio dell’anno successivo.
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