Tu chiamale emozioni, avrebbe detto Lucio Battisti. Le stesse che si sono accavallate alla presentazione livornese del libro “Sport Marketing Formula”, scritto da Maurizio Laudicino, attuale DG del Pistoia Basket, ma che nella città labronica ha mosso i primi passi del suo percorso di crescita nel marketing sportivo.
In sala – per la prima tappa di un lungo tour che porterà il libro in tante città italiane – amici, semplici tifosi, giornalisti e rappresentanti delle Istituzioni. A cominciare dal sindaco, Luca Salvetti, che aveva promesso un rapido passaggio salvo poi rimanere quasi sino alla fine. “Starei qui ad ascoltare per ore” ha ammesso prima di salutare una platea che aveva riempito l’auditorium Ognissanti al limite della capienza consentita. Il primo cittadino, nella sua introduzione, ha letto la frase di Nelson Mandela che l’autore ha riportato nel libro: lo sport ha il potere di cambiare il mondo! “Credo che nessuna espressione possa riassumerlo meglio di così – ha detto – e il lavoro di Laudicino ne è la testimonianza. Auguro davvero a questo libro la fortuna che merita”.
“Sport Marketing Formula” è di fatto un atto d’amore che Laudicino ha voluto tributare allo sport, certo non senza passaggi anche fortemente critici verso un sistema che andrebbe riformato dalle fondamenta. Quello che l’ex direttore marketing del Livorno calcio ha cercato di fare sin dal primo giorno in cui è sbarcato in città. “Prima della presentazione ho lavorato due mesi sottotraccia – ha ricordato – nei quali ho incontrato decine di persone di ogni tipo. Del resto il mio metodo parte da qui: prima di scrivere il piano marketing è per me fondamentale capire a fondo il contesto nel quale mi trovo a lavorare. Quando fui convocato a Genova da Spinelli sentivo una grande responsabilità e più parlavo con la gente e più mi convincevo di quanta voglia di rinascita ci fosse in città”.
La presentazione di Livorno non poteva che trasformarsi per Laudicino in una grande Amarcord, a suggellare un legame strettissimo con la città e i tifosi. C’erano davvero tutti: dai semplici appassionati ai presidenti dei club storici (Campanile, Magnozzi e Il Porto), fino al personaggio simbolo della curva nord, Lenny Bottai. “Il calcio è di noi tifosi – ha ricordato – noi ci saremo sempre mentre tutto il resto passa. Uno come me non va d’accordo con il marketing, ma con Maurizio è stato diverso: lui ha messo al centro la gente e ha saputo coinvolgere la città come pochi altri hanno saputo fare. Un vero e proprio Robin Hood del marketing”.
Accanto all’autore anche Igor Protti, autentica bandiera amaranto. “Ci ho messo pochissimo ad entrare in sintonia con Maurizio, perché sin dall’inizio ho percepito l’entusiasmo, la passione e la competenza che mette in ogni cosa che fa. E’ stato emozionante condividere quei due anni con lui”.
Nel libro è zeppo di ricordi. E non poteva mancare la tragica alluvione del 2017, che vide squadra e città diventare una cosa sola. Lo ha ricordato il rappresentante del Comitato Alluvionati Roberto Brondi: “Maurizio mi disse subito: vogliamo poter fare qualcosa. E mandò i giocatori a darci una mano, poi convinse la società a devolvere l’intero incasso della gara con la Lucchese”.
A salutare il libro di Laudicino anche il delegato del Coni Giovanni Giannone, arrivato direttamente da Roma e Luigina Fabiani del dipartimento di educazione fisica, che insieme a Bruno Bastogi e Riccardo Nannipieri collaborò attivamente al progetto ‘Classe in campo’ per coinvolgere gli studenti allo stadio ed i calciatori nelle aule scolastiche. Infine Serena Fornaciari titolare di Intergomma Spa: uno sponsor entrato nell’era Laudicino e che anche quest’anno in eccellenza non ha voluto abbandonare il Livorno calcio.
Si spengono le luci su una serata indimenticabile, ma si accendono quelle di un libro (in uscita dal 18 novembre) che sarà anche al centro di una vera e propria lezione all’Università di Torino.
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