Il sindaco di Livorno Filippo Nogarin ha ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sull’azienda di raccolta di rifiuti della città. A confermarlo è lo stesso primo cittadino del Movimento Cinque Stelle: “Come già avevo previsto in questi giorni – ha scritto su facebook – stamattina ho ricevuto un avviso di garanzia legato alla richiesta di concordato per l’Aamps di Livorno del tutto identico a quello dell’assessore Lemmetti”. Al centro di tutto c’è Aamps, vero nodo politico dell’amministrazione M5s: il caos sulla partecipata aveva portato a uno sciopero dei netturbini, ma anche a una spaccatura all’interno della maggioranza politica a sostegno di Nogarin (con l’espulsione di tre consiglieri ora passati all’opposizione).
Gianni Lemmetti, assessore al Bilancio della giunta Cinquestelle e braccio destro del sindaco, aveva ricevuto la comunicazione della Procura con la contestazione di tre ipotesi di reato: il falso in bilancio, la bancarotta fraudolenta e l’abuso d’ufficio. Da quanto è stato possibile ricostruire sono tre gli atti contestati. Il primo: il via libera dato al bilancio 2014, preparato dalla dirigenza aziendale nominata dalle giunte di centrosinistra, ma approvato contro il parere del collegio dei sindaci revisori. Il secondo: l’assunzione di 33 precari di Aamps, avvenuta il 25 gennaio dopo un confronto con sindacati e lavoratori. Il terzo: l’azzeramento del consiglio di amministrazione deciso all’inizio del 2016 perché quello precedente (nominato dallo stesso Nogarin) era contrario alla scelta del concordato preventivo in continuità, percorso invece scelto dal sindaco per risanare l’azienda.
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