Il candidato a sindaco di Livorno Alessandro Guarducci risponde all’attacco del leader di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi che ieri sui social in un video lo aveva attaccato sul mancato accordo elettorale. “Mi dispiace – dice Guarducci – che il sindaco Bandecchi mi abbia attaccato sui social senza alcun motivo: lui ha un carattere irruente, io non risponderò ai suoi post ma sono pronto a parlare direttamente con lui e a chiarire quello che evidentemente è un fraintendimento”.
“Confermo – prosegue Guarducci – che dalla fine di novembre scorso, quando la mia candidatura non era ancora ufficiale, ho avuto contatti che definisco molto positivi con Alternativa Popolare. Ho parlato più volte al telefono e ci siamo scambiati numerosi messaggi, sia con il coordinatore regionale Massa, sia con il presidente nazionale Alli, persone che ho avuto modo di stimare ed apprezzare. La trattativa è sempre stata franca e chiara: io volevo capire se Alternativa Popolare fosse intenzionata a sostenere la mia candidatura con una propria lista mentre loro mi hanno proposto di entrare nel partito e di partecipare a queste elezioni comunali con il simbolo di AP perché avevano necessità di espandersi a livello nazionale, cominciando proprio dalla Toscana. Dopo l’ufficialità della mia candidatura a sindaco – spiega Guarducci – ho avanzato alcune idee per realizzare l’alleanza, ma il presidente Alli è sempre stato netto: se entravo in AP mi avrebbe fatto incontrare Bandecchi per parlare della campagna elettorale, altrimenti non se ne sarebbe fatto di nulla. Io ho risposto “no grazie”, perché il mio progetto politico si basa su una lista civica sostenuta da tutti quei partiti che condividono i punti programmatici. L’ultimo contatto con Alli c’è stato venerdì scorso: Alli mi ha ribadito la sua proposta, io ho confermato la mia risposta. Il tutto sempre nella massima cordialità: lo dimostra il fatto che sabato, a Palazzo Pancaldi, era presente il coordinatore regionale Massa. Quello che ho detto durante il mio intervento – sottolinea ancora Guarducci – non voleva essere in alcun modo un attacco ad Alternativa Popolare: volevo spiegare che sono un candidato civico con le mani libere e per esemplificare la mia posizione ho solo detto che mi era stata proposta la possibilità di un’alleanza a patto che mi presentassi con il simbolo di un partito, ma ho risposto no perché io voglio partecipare con il mio simbolo, con la mia lista civica. Questo vale per qualsiasi partito: non cambierei mai il mio simbolo con quello di una forza politica. Sono solo interessato alla mia città e non ho da fare calcoli per le future regionali, tanto per intendersi. La mia libertà, lo ripeto, non è in vendita, qualsiasi sia l’offerente. Quindi sono dispiaciuto per la reazione di Alternativa Popolare, un partito che peraltro seguo con grande interesse. Ho saputo, tra l’altro, che AP vorrebbe provare ad allestire comunque una lista a Livorno: da parte mia, in bocca al lupo! Ribadisco la massima stima per Massa e Alli, anche se la trattativa – come spesso accade – non è andata a buon fine e sono sempre disponibile a chiarire, se vuole, con il sindaco Bandecchi. Non è una questione di mendicare, ma di confrontarsi civilmente”.
immagini: Stefano Bandecchi (fonte adnkronos), Alessandro Guarducci (fonte Ufficio Stampa Guarducci sindaco)
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