Uno striscione appeso fuori dallo stadio, prima di Livorno-Figline, recita: “Che mondo… L’invasione russa è atroce, 8 anni di bombe ucraine sono pace”, lo slogan richiama le “contraddizioni di chi ha fatto finta di niente sul Donbass e poi si riscopre oggi pacifista”. Dentro lo stadio invece le bandiere delle repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk sventolano in curva Nord sotto la pioggia incessante.
Il fatto non è passato inosservato al consigliere di Fratelli d’Italia Andrea Romiti, capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia, che ha accusato gli Ultras di “sostenere l’invasione di Putin”. Romiti chiama in causa anche il sindaco: “Salvetti deve prendere le distanze dai suoi amici ultras che inneggiano a dittatori di Stati post-comunisti. E chiederò in Consiglio che lo faccia”.
La posizione degli Ultras era stata espressa già prima della gara di domenica “dire che appoggiamo la guerra di Putin ormai è un classico per non voler riflettere sulle contraddizioni che denunciamo”.
Il sindaco Salvetti, vistosi tirato in ballo, non ha tardato a replicare a Romiti: “il 10 febbraio, alla cerimonia del ricordo delle vittime dalmato istriane, le componenti politiche di destra erano presenti e sostenevano che tutti i morti sono uguali. Quindi, mi aspettavo di vederli anche ieri ad onorare la memoria dei morti per la liberazione. Di loro invece non c’era nessuno e quest’assenza non è giustificata. I livornesi lo hanno notato”.
1 Comment
Amaranto 67
26 Aprile 2022 at 14:48Non vedo cosa ci sia da condannare, a torto o a ragione siamo nel campo delle opinioni che sono tutelate dalla ns costituzione, per quanto riguarda l articolo undici citato dal sig. Romiti nei suoi panni mi domanderei se è fornendo armi a un paese belligerante che si ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali.