Nel 2017 cambierà la configurazione dei servizi di assistenza economica a favore degli indigenti.
La giunta comunale ha infatti deciso di raddoppiare gli importi destinati ai cittadini e alle famiglie con Isee inferiori a 3mila euro, vincolando queste risorse alla partecipazione ad un bando pubblico sulla falsariga del Reddito di cittadinanza.
L’idea dell’amministrazione, così come suggerito dallo stesso settore delle Politiche Sociali e Abitative che ha portato un rapporto in giunta il 29 dicembre scorso, è proprio quella di creare un unico bando per mettere a gara i Contributi economici continuativi, spalmandoli non più sull’arco di 6 mesi ma di 9 mensilità.
Nel dettaglio, chi riceveva 50 euro al mese, nel 2017 ne riceverà 80; chi ne riceveva 80, ne prenderà 150; mentre le famiglie con 2 o più figli passeranno da un contributo di 100 euro mensile a uno di 220 euro.
Come sottolineano gli uffici nel rapporto, non è possibile fare una previsione esatta del numero dei beneficiari, ma quel che è certo è che non si riuscirà a coprire tutti i 500 utenti che tradizionalmente usufruiscono di queste misure.
“Come ho più volte sottolineato – commenta il sindaco Filippo Nogarin – i servizi sociali e l’assistenza all’indigenza devono avere come scopo quello di attivare dei percorsi di autonomia. Abbiamo sperimentato questo sistema con il Reddito di cittadinanza e gli uffici si sono accorti che, aumentando l’importo dei contributi, si innesca un meccanismo positivo che permette alle famiglie di ripartire e le aiuta a stare in piedi con le loro forze”.
“In questo modo – aggiunge l’assessore al Sociale Ina Dhimgjini – riusciremo ad estendere la platea dei beneficiari del Reddito di cittadinanza, riuscendo ad arrivare anche a chi lo scorso anno è rimasto escluso. Non ci rivolgeremo infatti più soltanto alle famiglie, che beneficeranno invece del nuovo sistema nazionale Sia (sostegno all’inclusione attiva), ma saremo in grado di dare una boccata d’ossigeno ai bilanci di centinaia di livornesi in difficoltà”.
Rimarranno invariate sia le modalità di erogazione che i budget delle altre voci: progetti sostegni collaborativi, contributi finalizzati tramite cassa economale, borse lavoro e contributi per prodotti prima infanzia.
A tutte queste misure andrà poi ad aggiungersene una nazionale: il Sia che, secondo le previsioni degli uffici, dovrebbe coprire oltre 100 famiglie con minori a carico.
I bandi apriranno nella seconda metà di gennaio in modo da essere pronti con l’erogazione dei contributi dal mese di aprile, arrivando a coprire il resto dell’anno, fino a dicembre.
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