Sfumate per il Livorno le speranze di ripescaggio ai danni del Brescia. Il giornale locale Bresciaoggi ha pubblicato in queste ore un’articolo che esclude la possibilità da parte della società alabardata di non iscriversi al campionato cadetto. Ecco l’articolo
“Un incontro fiume, una corrente da seguire. Il Brescia andrà in porto con la sua operazione salvataggio. Non che ci fossero molti dubbi al riguardo. Il passaggio è più tecnico che altro e molto tecnica è stata la riunione di ieri, tesa a trovare la formula giusta per andare oltre le tappe obbligate delle prossime settimane.
In particolare, la questione da risolvere era la ricapitalizzazione da 8 milioni di euro necessaria per arrivare senza il fiatone al traguardo del 7 luglio. L’iscrizione non è in pericolo e non lo è mai stata, con una situazione societaria in via di assestamento ormai da molti mesi. Da quando è iniziato il nuovo corso del club di via Bazoli.
La riunione di ieri si è svolta alla presenza della dirigenza del Brescia e di Marco Bonometti, il facilitatore del salvataggio del 2015, in grado di agevolare l’inizio di una nuova era dopo 25 anni di gestione-Corioni. Al tirar delle somme non sarà il presidente dell’Associazione industriale bresciana a mettere la cifra necessaria. Nessun nuovo ingresso fra i soci. Fondamentale, a conti fatti, risulterà – come è già avvenuto in passato – il ruolo di Ubi Banca.
Sarà l’istituto bancario, che anche negli anni scorsi ha ricoperto il doppio ruolo di sponsor e creditore, a dare un apporto decisivo in questa fase. E qui si entra nei tecnicismi che porteranno a un’opera di autofinanziamento destinata a portare il Brescia non soltanto oltre questo ostacolo, ma in generale su un percorso non più disseminato di possibili brutte sorprese. Almeno, non dal punto di vista della tenuta societaria.
Nei giorni altri incontri metteranno una parola definitiva su questa vicenda. Ma già ieri sera dal quartier generale biancazzurro filtrava ottimismo.
«Possiamo essere fiduciosi – il messaggio da via Bazoli -: i professionisti sono al lavoro alla ricerca della soluzione migliore per rispettare ogni scadenza, chiudere il cerchio e iniziare la prossima stagione nel migliore dei modi». Senza più grattacapi del genere, senza pensieri differenti dalla questione calcistica in sé e per sé.
Perché poi ci sarà da fare una squadra. Ci sarà da pianificare, da riprogrammare. E da affrontare un campionato impegnativo come la Serie B, che non aspetta e ogni anno fa vittime illustri: basti pensare che al termine dell’ultima stagione è retrocesso un club habituè della cadetteria come il Modena.
L’ultimo torneo cominciava da premesse ben peggiori, con una retrocessione sul campo cancellata a tavolino grazie alla solidità del nuovo corso targato Profida (a differenza di un Parma sparito fra i dilettanti). Il Brescia, recuperata la B senza bisogno di passare dalla Lega Pro, ha disputato un’annata oltre le più rosee aspettative, salvandosi in scioltezza e in siderale anticipo, tanto da accarezzare a lungo il sogno-promozione.
Stavolta si riparte dalla B, da una società già operativa da mesi, da una difesa già formata, da un’identità di squadra riacquisita in virtù di una strategia chiara: largo ai giovani, mentalità propositiva, umiltà e corsa, ricerca del risultato con i piedi per terra. Il budget a disposizione un anno fa era un invito al risparmio. L’oculatezza della condotta finanziaria, indispensabile per garantire serenità a staff tecnico e giocatori in campo, rimarrà la linea da seguire. Con la certezza di poter ricominciare da un ostacolo superato”.
Lascia un commento