Partiranno nei primi giorni della prossima settimana le prime 50 diffide ad adempiere, rivolte agli assegnatari morosi di alloggi ERP. Sono i primi frutti dell’accordo operativo per il contrasto al fenomeno della morosità colpevole nelle case popolari sottoscritto da Comune e Casalp nel mese di ottobre. Accordo che, secondo le previsioni degli uffici, porterà all’avvio di 100 procedimenti di decadenza nei prossimi mesi. “Voglio invitare coloro che riceveranno queste prime diffide a prendere contatto immediatamente con Casalp, raccomanda l’assessore al Sociale e Politiche Abitative Andrea Raspanti. “Una volta scaduti i 15 giorni stabiliti per la sottoscrizione di un piano di rientro, la pratica sarà trasmessa all’ufficio casa per l’avvio dell’iter di decadenza. A quel punto, per mantenere l’alloggio sarà necessario pagare l’intero debito, senza alcuna possibilità di rateizzazione. Dopodiché, scaduti i termini sarà revocata l’assegnazione. Spero che nessuno sottovaluti queste comunicazioni. L’abbiamo detto e lo ribadiamo: facciamo sul serio, vogliamo riaffermare il principio elementare per cui ognuno è chiamato a contribuire, in base alle sue possibilità, ai servizi di cui beneficia”, precisa Raspanti. A queste prime diffide se ne aggiungeranno altre nelle prossime settimane. “Stiamo facendo verifiche molto puntuali sulla situazione di ogni assegnatario. Insieme a Casalp abbiamo anche avviato un lavoro di approfondimento per valutare gli effetti dell’applicazione di quanto previsto dall’art. 38 della legge regionale 2/2019, per cui nei Comuni che vivono una forte tensione abitativa il limite ISEE per il mantenimento dell’assegnazione può essere abbassato dalle attuali 36.151, 98 euro fino a un massimo di 27.000 euro. Non vogliamo prendere decisioni ideologiche, ma valutare gli effetti concreti di un simile intervento”.
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