Attività didattiche sospese in tutta Italia per decreto ministeriale. A Livorno 12 persone in quarantena. Il paziente grave ma stabile in rianimazione – E’ in rianimazione all’Ospedale di Livorno, dopo aver contratto il coronavirus, un uomo di Livorno, 55 anni, diabetico, sovrappeso al limite dell’obeso, e con problemi respiratori pregressi legati a una bronchite cronica.
In quarantena domiciliare dodici persone che hanno avuto contatti stretti con il paziente: 2 medici, 2 infermieri, 3 Oss, 2 tecnici radiologi, il medico di famiglia, moglie e figlia.
E’ quanto è emerso dalla conferenza stampa che si è tenuta questo pomeriggio nella sala Ceccarini dell’Ospedale di Livorno, alla presenza del sindaco di Livorno Luca Salvetti, Luca Carneglia Direttore Ospedale di Livorno, Alessio Bertini direttore Pronto Soccorso, Claudio Tofanari direttore ufficio di Igiene e Sanità Pubblica, Spartaco Sani primario Malattie Infettive, Paolo Roncucci primario di Rianimazione.
Il sindaco lo ha reso noto nel corso del Consiglio Comunale, durante il quale ha informato anche del decreto ministeriale che prevede la sospensione dell’attività didattica in tutte le scuole di ordine e grado in tutta Italia da domani al 15 marzo. Dal Governatore della Toscana è arrivata indicazione di sospendere tutte le attività ricreative, ludiche, culturali non essenziali per la vita della città. Su questo saranno valutati i vari casi.
Tornando al caso del paziente livornese, dall’Asl si è appreso che la persona ha avuto un percorso ospedaliero controllato, sempre con criteri di prudenza rispettati, con mascherina protettiva indossata prima di entrare al Pronto Soccorso, accolto in via Gramsci dai sanitari che lo stavano aspettando su indicazioni del medico curante. Ha avuto pochissimi contatti e per poco tempo, subito messo in isolamento. Il tampone gli è stato fatto per il rapido peggioramento delle condizioni anche se l’uomo non aveva informato i sanitari di essere stato fuori di Livorno, ovvero a Bologna (per una gara di biliardo), nonostante le numerose richieste dei sanitari stessi.
Non si è ammalato a Livorno, è un caso isolato – ha precisato Sani – a Livorno al momento non ci sono focolai.
La situazione è impegnativa ma la stiamo gestendo nel miglior modo possibile, I criteri di prudenza sono stati rispettati.
Già questa mattina il sindaco aveva annunciato alla stampa delle 12 ordinanze di quarantena a Palazzo Municipale, specificando che sono questi i risultati dell’indagine epidemiologica dell’Asl rispetto ai contatti avuti dall’uomo risultato positivo al coronavirus. Al fianco del sindaco in conferenza stampa il prefetto Gianfranco Tomao.
“Il paziente – aveva riferito il sindaco – a ora ci risulta in condizioni gravi ma stabili in Rianimazione. Quanto alle 12 persone in quarantena non vuole dire che siano positive al virus, anzi, “preciso che sono 12 persone senza sintomi riconducibili al virus”, aveva sottolineato il sindaco, come riconfermato dai dirigenti dell’Ospedale di Livorno.
Si tratta del ventunesimo caso in Toscana in ordine temporale. Siamo in fase di allerta ma non di allarme. Il Comune vigila tramite l’apertura dell’Unità di Crisi e del centro operativo Comunale. Se si saranno evoluzioni il Comune garantirà I servizi essenziali e fondamentali.
Il sindaco ha raccomandato calma e buonsenso. “Comprendo la paura, ma con la paura non si va da nessuna parte. Mi chiedono perfino il nome del paziente, ma non è dando la caccia all’untore che si risolvono i problemi. Deve esserci buonsenso. Grande calma e serenità, ma certamente vogliamo capire senza criminalizzare.”
Il Prefetto Gianfranco Tomao ha parlato di buon senso e responsabilità “ L’emergenza è suscettibile di compromettere i rapporti umani. Bisogna fare attenzione” ha detto il Prefetto “Dobbiamo stare attenti a non limitare le libertà personali ed i diritti. Dobbiamo attenerci alle disposizioni del Ministero della Salute, della Regione e della Usl. I soggetti istituzionali seguono procedure ormai collaudate che devono essere seguite con meticolosità.
Tutte le misure sono state affinate secondo le indicazioni fornite da una commissione scientifica presso la protezione civile e solo a questa dobbiamo fare riferimento, altrimenti si genera confusione” ha proseguito il Prefetto “anche la Prefettura ha attivato un Centro di Coordinamento provinciale con le Forze dell’Ordine, la Usl, il 118 ed i Vigili del Fuoco”.
Per il resto valgono le raccomandazioni più generali fornite dall’Asl Toscana nord ovest:
I sintomi del coronavirus
I sintomi più comuni sono febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie.
Se hai febbre, tosse, raffreddore ma:
NON hai avuto contatti stretti con casi sospetti o confermati di Covid-19
NON sei tornato da meno di 14 giorni dalle aree interessate all’epidemia o da zone sottoposte a quarantena
Non c’è motivo di allarmarsi
Non recarti al Pronto Soccorso, in ospedale o in strutture ambulatoriali
Contatta il tuo medico
Stai a casa e limita il più possibile gli spostamenti fino alla tua guarigione
Indossa la mascherina se esci di casa
Lavati le mani con il gel alcolico o con acqua e sapone il più spesso possibile
Ogni volta che tossisci o starnutisci copriti il naso e la bocca con un fazzoletto o con l’incavo del gomito
A chi rivolgersi
Per avere maggiori informazioni chiamare:
il numero 1500 – Ministero della Sanità
il numero verde 800.55.60.60 – Regione Toscana
NON CHIAMARE IL 118
Se sei stato in una delle zone a rischio.
chiamare 050 – 954444 per tutte le persone che negli ultimi 14 giorni sono rientrate sul territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest (Pisa, Livorno, Lucca, Versilia, Massa Carrara) dopo aver soggiornato in Cina o nelle zone sottoposte a quarantena in Italia o all’estero.
Raccomandazioni
Le raccomandazioni per ridurre l’esposizione e la trasmissione della possibile malattia sono analoghe a quelle previste per la sindrome influenzale:
Lavati spesso le mani
Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani
Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci
Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate
I prodotti MADE IN CHINA e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi
Contatta il numero verde 1500 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni
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