Un soccorritore del 118 contro i medici del Pescara e Livorno, accusati di omicidio colposo: “Quando sono giunto in campo c’erano già il medico del Pescara Sabatini e quello del Livorno Porcellini. Il defibrillatore era aperto accanto a Morosini, ma non so se era acceso, e io ho ricordato per due volte che c’era il defibrillatore, ma nessuno lo ha utilizzato o mi ha detto di utilizzarlo”. Così Marco Di Francesco, infermiere della Misericordia, in servizio allo stadio “Adriatico” durante la gara Pescara Livorno del 14 aprile 2014. Davanti al tribunale di Pescara, nel procedimento che cerca di stabilire le responsabilità al mancato utilizzo del defibrillatore in campo, il volontario del 118 ha ricordato i tragici momenti, nel corso dei quali perse la vita il 25enne calciatore amaranto Piermario Morosini. Il decesso, secondo quanto accertato dai medici legali, venne causato da un arresto cardiaco derivato da una cardiomiopatia aritmogena.
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