Se non fosse tutto vero, ci sarebbe da ridere. Invece va vanti lo show relativo alla trattativa per la cessione del Livorno. Il palco è quello di Telecentro2 dove, nella trasmissione “Centro Campo” condotta da Alessandro Guerrieri, è intervenuto telefonicamente Aldo Spinelli. Il presidente amaranto ha prima parlato della squadra: “Fino a quando ci sarà anche solo l’1% di speranza, lotteremo per salvarci e noi, io e mio figlio, combatteremo sempre”. Poi, incalzato sulla trattativa, dichiara: “Ai nostri avvocati non sono arrivate più notizie. Spero che il sindaco capisca una volta per tutte se queste persone sono interessate a comprare il Livorno o no. D’ora in poi chi vuole prendere la società prima paga le spese legali e poi allora si potrà iniziare una trattativa”. Spinelli prosegue: “Sono stanco di queste buffonate perché prima mi si dice che è stato trovato l’accordo e poi si sparisce per settimane, è una vergogna che nessuno si faccia vivo. Noi abbiamo messo tutto a disposizione: avvocati, commercialisti, documentazione. E abbiamo mantenuto gli impegni che avevamo preso. Sono disposto a concedere ulteriori dieci giorni a Yousif, ma qualcuno si deve fare vivo con noi”. E poi chiama in causa il sindaco: “Deve intervenire perché è lui che mi ha portato queste persone a Genova facendo da garante. Noi siamo disposti ad aiutare Yousif perché vogliamo vendere, non è vero che vogliamo tenere il Livorno per forza. Solo una cosa è certa: finché ci sarò io al timone, farò di tutto per mantenere la serie B”.
La replica di Salvetti non si è fatta attendere: “So che l’avvocato della controparte si è sentito con il legale della famiglia Spinelli. Di certo non posso mettere in dubbio la parola del presidente, però rimango basito da quanto detto. Voglio sottolineare come Yousif a Genova non l’ho portato io ma è stato lui che ha voluto incontrare Spinelli. Se sono andato all’incontro a Genova è solo perché mi è stato chiesto da entrambi e voglio precisare che non sono il garante di nessuno, solamente del titolo sportivo che è della città e dei livornesi”. Il primo cittadino prosegue: “Ho iniziato a interessarmi del Livorno quando Aldo e Roberto Spinelli mi hanno contattato dicendo che volevano chiudere la loro avventura. Dopo la campagna acquisti di gennaio, definita dalla stampa come superficiale, il presidente ha detto che voleva comunque tornare in A in tre anni ed è stato a quel punto che ho dichiarato che non si poteva fare calcio a Livorno in quel modo e lo confermo anche ora. Io non ho alcun ruolo nella trattativa e le condizioni di vendita che mi sono state riportate dalla società le ho girate a tre imprenditori, non solo a Yousif. Il comunicato che feci al termine dell’incontro di Genova mi è stato chiesto da entrambe le parti alla luce di quanto era emerso visto che, a detta sia di Spinelli che di Yousif, l’accordo era stato trovato e che la palla ora passava agli avvocati”.
In mezzo a tutto questo ci sono, come sempre, i tifosi. Sperando che sia davvero la settimana decisiva, in un senso o nell’altro.
di Matteo Brucioni
Lascia un commento