La Cisl confederale si unisce alle proteste dei lavoratori che operano nel sociale, scaturite dalla pubblicazione del bando di gara che interessa le case famiglia presenti nel territorio comunale.
“Il bando promosso dall’amministrazione – esordisce il comunicato della Cisl – prevede la nascita di un centro diurno presso la sede dell’attuale Casa Famiglia “La Quercia” e contestualmente determina la chiusura delle Case Famiglia “La Palma”, “La Quercia” ed il “Melo”, una trasformazione che comporta un numero di criticità talmente elevato da portare al fallimento i servizi in un ristretto lasso di tempo. Il tutto senza un confronto sulle motivazioni di tale scelta con le categorie interessate.
Nonostante le ripetute critiche l’Amministrazione è, infatti, andata per la sua strada, senza rispondere alle obiezioni di antieconomicità del provvedimento. Da una parte infatti si risparmiano 219.000 euro annui, non sufficienti però per sostenere le spese per i minori fuori Comune, causati dalla chiusura “residenziale” delle tre case famiglia. Il tutto amplificato dal fatto – continua la nota (a firma della segretaria confederale Donatella Parrini) – che il Sindaco Nogarin aveva preventivamente garantito che i fondi destinati al sociale non sarebbero stati colpiti da tagli di alcun genere. La Cisl si schiera dunque al fianco dei lavoratori e dei cittadini che, da questa poco accorta scelta dell’Amministrazione, vedono a rischio il loro posto di lavoro ed i servizi sociali indispensabili per le fasce più deboli della popolazione”.
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