Rinviati a giudizio, vertici dell’Autorità di sistema portuale di Livorno, ex dirigente dell’area Demanio e sei imprenditori in ambito portuale – Nel pomeriggio di venerdì 14 febbraio, il gup del tribunale di Livorno, Mario Profeta, ha deciso di non prosciogliere gli imputati accusati di concorso in abuso d’ufficio e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, a seguito di un’inchiesta partita dalla guardia di finanza. Come riportato dall’agenzia Ansa, era emerso che l’utilizzo di banchine pubbliche avveniva in maniera continuativa con autorizzazioni in proroga trimestrale anziché su concessione temporanea.
Sono stati chiamati a rispondere in sede dibattimentale: il presidente dell’Autorità di sistema portuale di Livorno Stefano Corsini, il segretario generale Massimo Provinciali (entrambi già interdetti dai pubblici per un anno a febbraio 2019, poi reintegrati in virtù della riduzione da parte del tribunale del Riesame della sospensione, successivamente annullata dalla Cassazione), l’ex dirigente dell’area Demanio e attuale segretario generale dell’Autorità portuale di Ancona Matteo Paroli, gli imprenditori Corrado Neri (45 anni), l’omonimo Corrado Neri (58 anni), Luca Becce, Costantino Baldissara, Massimiliano Ercole e Federico Baudone.
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