“Quando si lavora per il bene comune, i risultati arrivano dopo anni, anche quando il testimone è passato ad altri. L’attuale amministrazione di Livorno sta commettendo una grave scorrettezza istituzionale che non può essere taciuta.
Cinque anni fa un sindaco coraggioso ha deciso di portare in tribunale i bilanci una società pubblica oberata da milioni debiti. Sarebbe stato più semplice fare finta di nulla, come succede in tante aziende partecipate: continuare a spremere i contribuenti, fare tagli lineari al bilancio comunale e mettere i soldi in un servizio pubblico inefficiente. Ma non era la cosa giusta da fare. Grazie al concordato quella azienda pubblica oberata dai debiti (AAMPS), è stata risanata, riformata, sono stati tagliati gli sprechi, è stata resa competitiva e i creditori sono stati saldati.
La scelta in totale discontinuità con la gestione Pd scatenò i potentati locali, tra cui i sindacati storici, che provarono a spaventare la popolazione ripetendo come un mantra che 500 persone avrebbero perso i posti di lavoro. Così non è stato e un minimo di onestà intellettuale imporrebbe di ringraziare Filippo Nogarin e la squadra del M5S Livorno che ha preso questa scelta”.
Così il deputato del Movimento 5 Stelle, Francesco Berti, a proposito della conclusione del concordato preventivo in continuità per l’azienda municipale dei servizi di raccolta rifiuti di Livorno, Aamps.
“C’è un aspetto non politico, ma istituzionale, che deve essere sottolineato – aggiunge Berti – Qualcuno forse si ricorda le minacce all’indirizzo degli allora consiglieri 5 stelle di maggioranza, a cui va tutta la mia riconoscenza e il mio affetto, che si schierarono con Nogarin, difendendone e sostenendo la sua scelta. Minacce che arrivarono a introdursi violentemente nella vita privata di amministratori locali che stavano democraticamente e legittimamente gestendo la cosa pubblica”.
“Sarebbe opportuno – conclude il deputato – che l’attuale amministrazione riconoscesse il lavoro fatto da una parte politica che non è in maggioranza, anche se il PD e altri hanno sostenuto che con il concordato AAMPS sarebbero arrivate le cavallette. C’è una coerenza e una dignità anche nel riconoscere di aver sbagliato una previsione. A beneficiare di questo sarebbe tutta la città, e una cultura del buon governo che è mancata per decenni di amministrazione Pd”.
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