Prof. Bosio: “La sfida del futuro sarà stabilire fra i pazienti affetti dalla stessa patologia per chi sia utile un trattamento e per chi no”. Un convegno organizzato a Palazzo Pancaldi il 12 e 13 maggio 2017. “Migliaia di persone – spiega Manrico Bosio, direttore dell’Area Radioterapia dell’Azienda USL Toscana nord ovest e responsabile scientifico dell’incontro – assumono ogni giorno farmaci che, per la loro patologia, possono essere considerati inutili se non addirittura dannosi. Questo non per errore nella prescrizione, ma per la reale difficoltà che incontra la Medicina nel tener conto della variabilità individuale della risposta alla terapia. È qui che entra in gioco la cosiddetta “medicina di precisione” che si focalizza sulle risposte individuali al trattamento e che rappresenta la vera sfida del futuro prossimo”.
“La definizione di medicina di precisione – continua Bosio – calza a pennello in caso di trattamenti farmacologici di tipo oncologico e non, per cui, in determinate situazioni, si riescono ad individuare i pazienti che possono beneficiare di uno specifico trattamento rispetto ad altri che, pur avendo la stessa patologia, non avrebbero risposta dalla stessa cura. Alcuni farmaci, ad esempio, raddoppiano la sopravvivenza dei leucemici che presentino un’anormalità cromosomica nel loro tumore chiamata traslazione Filadelfia. Ma la stessa definizione “precisione” è calzante anche per la Radioterapia: ormai abbiamo raggiunto quella “balistica” ma, in alcune patologie non riusciamo a selezionare tutti i pazienti che ne potrebbero trarre beneficio e si rischia di eseguire un “overtreatment”. In questo convegno cercheremo di sottolineare e discutere quali possano essere i limiti che rendono difficili le nostre decisioni terapeutiche ed individuare i parametri necessari per una corretta valutazione clinica in modo da evitare trattamenti inutili se non tossici per i pazienti”.
nella foto in copertina il prof. Manrico Bosio
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