Un Livorno in balìa degli avversari quello sceso in campo nelle ultime di campionato. Deci le reti subite in tre gare.
Una sosta nociva per gli amaranto: alla ripresa del campionato il Livorno incassa dieci gol in tre partite, mostrando limiti realizzativi, caratteriali e un vistoso calo atletico.
Una squadra priva di idee e con poca brillantezza la compagine di mister Breda, lontana parente da quella che in campo si batteva su ogni pallone circa un mese fa. A tirare la carretta ora sono i senatori e qualche altro elemento, Diamanti non è al meglio fisicamente e la verve che trasmetteva alla squadra Luca Mazzoni tra i pali è assente.
Un brutto periodo da cui il Livorno deve assolutamente uscire in fretta. Esattamente un anno fa, il 4 aprile 2018, in casa amaranto si era venuta a creare una situazione simile, la squadra non riusciva più a vincere, i punti di vantaggio in classifica si erano scemati a vantaggio del Siena che riuscì a conquistare la vetta della classifica ai danni degli uomini di mister Foschi da poco subentrato a Sottil. L’ambiente in casa amaranto emanava pessimismo cosmico, allora il Presidente Spinelli decise di intervenire a modo suo, irrompendo a sorpresa durante gli allenamenti mattutini al centro Coni di Tirrenia.
I suoi modi non furono troppo cortesi nei confronti dei calciatori, addirittura allontanò dagli allenamenti Mazzoni e Vantaggiato che ebbero a criticare la sua scelta insolita di pesare sulla bilancia della palestra ogni singolo componente della rosa, ma comunque il suo intervento risultò fruttuoso, tanto che il Livorno cominciò a ritrovare la dritta via e a conquistare la promozione diretta in serie B, dopo aver richiamato mister Sottil.
Oggi a distanza di dodici mesi esatti si ripresenta la stessa situazione e non è da escludere che anche questa volta Spinelli possa avere in programma una visita non troppo cordiale alla squadra e al suo staff. Un incontro a sorpresa, che potrebbe avvenire già questa settimana, tendenzioso a colpire l’orgoglio del gruppo: un intervento diretto, utile a far scattare, nella testa dei ragazzi di mister Breda, la cosiddetta “molla” necessaria per riacquisire la brillantezza e la ferocia agonistica che aveva contaddistinto gli amaranto nelle gare pre-sosta.
Alla breve intervista rilasciata alla ns. redazione, il presidente ha affermato che gli affari lo impediscono di scendere a Tirrenia per i prossimi dieci giorni, che la squadra è in buone mani e che mister Breda sa il fatto suo e sicuramente saprà trovare la cura giusta per risollevare la squadra. Ma il tono delle sue parole ha lasciato trapelare che qualcosa bolle in pentola, d’altronde stare fermo con “le mani in mano” non è un atteggiamento che lo rappresenta e spesso gli annunci che rilascia talvolta sono solo di facciata.
1 Comment
Tony
12 Aprile 2019 at 12:04Evidentemente Moncini non aveva tutti i torti a rifiutare di venire in una squadra che purtroppo non ha un attacco degno di questo nome e speriamo che anche Diamanti non
si sia pentito perché altrimenti non c’è che……………..la Madonna di Montenero !!!
E meno male che Giannetti era venuto con la benedizione di Pavoletti che gli disse : vai e segna tante reti al magico Livorno ! Ma non è che erano tutti contenti perché se lo levavano di torno dal Cagliari ?
Poveri noi !!! Ora quindi in campo con gli occhi della tigre e coltello tra i denti !!!