Queste le parole del Direttore Generale, dottor Danilo Mariani rilasciate a Alessandro Guerrieri, già pubblicate dall’Osservatore: “La Fideiussione non può essere respinta perché reale, ma ci è stato chiesto di cambiarla e si è deciso di sostituirla e lo stiamo facendo. Inizio da qui perché vedo che tanti addetti ai lavori non vedono l’ora di incalzare contro il Livorno. Ho smesso di leggere giornali e notizie da ormai 10 giorni. E prima di comunicarvi che non parlerò più con nessuno tra stampa e testate giornalistiche, è doveroso spiegarvi alcune cose.
Continuamente mi vengono riportati però i commenti di taluni personaggi che si ergono a bandiere o ex calciatori o ex non so di quale altra cosa. Io, noi, lavoriamo qui da 3 settimane costantemente per risanare una situazione difficile. Non riesco a comprendere il perché debba esserci questo continuo attacco al ns Gruppo di lavoro. Vorrei capire quale è lo scopo e soprattutto da chi è guidato questo continuo incessante attacco a me e a coloro che con me stanno spalando terra per ricostruirne le fondamenta.
Cosa vuole questa gente?
Che si mettano soldi incautamente senza logica come spesso accade in società che poi spariscono nel breve e nel nulla? Non mi sembra che queste uscite prediligano un progetto a lunga scadenza. Ci tengo a farvi capire che i giocatori, lo staff, gli impiegati e i managers stanno tutti facendo, ripeto tutti, dei sacrifici enormi per non mollare anche quando la stanchezza ti porta a pensare di staccare, di mettere un punto. Io ho sempre messo la mia faccia e raccontato i programmi della società, ho ricevuto tifosi in sede presentatisi spontaneamente, ho parlato alla gente mentre correvo al mattino sulle strade di Livorno e ho chiesto a loro come avrebbero voluto che fossero le cose e ne ho fatto tesoro riportando alla Società. Questi attacchi non fanno bene a nessuno, montano soddisfazione nei ns rivali, creano dissidi tra noi e la città, i tifosi.
Ho scoperto che tanti remano contro eppure il ns approccio come sopra ricordato è sempre stato quello del dialogo e chiarezza. Vi siamo venuti a raccontare e a raccontarci. Vi abbiamo spiegato le difficoltà e mai spocchiosamente abbiamo dato false aspettative o raccontato bugie. Siamo incappati in ritardi, abbiamo inciampato in problemi inaspettati ma fa parte di quell’opera attenta e costruttiva che serve per fare un grande lavoro. Il raggiungimento dell’ UNANIMITÀ nella decisione di un aumento di capitale cosi importante è segno di unità anche dove invece non esisteva neppure un dialogo. E questo risultato è il risultato di tutti noi.
Di coloro che hanno lavorato incessantemente da casa con il COVID, dei calciatori e dei tecnici che ci stanno supportando con la loro professionalità e degli impiegati che fanno ora tarda per completare i loro compiti. Dei soci che hanno mostrato, accettando e votando senza esitare l’aumento di capitale la voglia di continuare. Sapete: molti fornitori che per anni non hanno chiesto un centesimo alla vecchia gestione si sono presentati da noi dopo il primo giorno del ns arrivo in sede per pretendere soluzioni. Stiamo lavorando anche a questo per quanto possibile per soddisfare tutto e tutti.
Ho messo la faccia con le messe in mora e ne ho pagato conseguenze
Io non accetto questi continui attacchi da chi vuole fare o dove farne a prescindere, a comando e parlo come Danilo Mariani. Ora inizia la fase più delicata e la società va lasciata tranquilla. Per essere molto chiari, il mio compito potrebbe finire qui con l’ottenimento di questo ottimo risultato e vedremo con la società se o meno andare avanti. E mi rivolgo poi a tutti gli addetti ai lavori che mi hanno cercato: non sempre la notizia negativa a prescindere paga. A volte bastano le notizie per avere successo, quelle più semplici e magari quelle più vere”.
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