Quasi seicentomila euro (597 mila e spiccioli, per la precisione) contro il degrado e per una maggiore sicurezza urbana. La Regione, con il contributo anche del Consiglio regionale che ha messo a disposizione risorse risparmiate nel 2016, finanzierà cinque progetti di altrettante città toscane capoluogo, quelle che presentano un indice di delittuosità superiore alla media regionale, ovvero Firenze, Prato, Lucca, Pisa e Livorno. La proposta è stata portata questa settimana in giunta, che ha dato il via libera.
“Si tratta di cinque progetti pilota dove la sicurezza si salda al recupero di ambienti e parti di città degradate – spiega l’assessore alla presidenza e alla sicurezza Vittorio Bugli -, cinque progetti presentati dalle amministrazioni comunali ma anche, come nel caso di Livorno, da associazioni di categoria come la Confesercentie sui quali stiamo lavorando da tempo per condividerne i contenuti”.
“Contribuiremo ai progetti presentati dai Comuni fino ad un massimo dell’80 per cento dei costi – spiega ancora l’assessore – Caso a parte è Livorno. “Qui il progetto sarà finanziato in toto – dice Bugli – ed è stato presentato da un’associazione di categoria, un soggetto non istituzionale ma che abbiamo voluto premiare anche per significare che è giusto che le idee vengano anche da chi vive la città e non solo da chi la governa”. Saranno dunque finanziati tutti i 90 mila euro di costo previsto.
“Sono progetti completamentari rispetto ad altre linee di intervento come ad esempio la videosorveglianza, su cui stiamo valutando le proposte giunte rispetto ad un bando appena chiuso – conclude Bugli -. Sono progetti sperimentali che puntano a intervenire laddove esistono fragilità, sociali o nel tessuto urbano, per capirle anzitutto e migliorare poi il contesto”.
Cambiamo zona Garibaldi
Il progetto a Livorno interesserà la zona di piazza Garibaldi, da molti anni segnata da polemiche e proteste da parte di cittadini ed operatori economici che lamentano situazioni di crescente degrado, atti di vandalismo, disturbo della quiete pubblica e comportamenti illegali di varia natura. La Confersercenti ha proposto momenti di formazione rivolti ai commercianti (ma aperti anche alla cittadinanza), animazioni territoriali e interventi di micro-riqualificazione urbana scaturiti da un percorso partecipativo. Meno degrado e trovarsi a proprio agio vuol dire anche offrire un’agile offerta di servizi digitali, a partire magari da una wifi gratuita. E’ quello che viene proposto, in modo da trasformare piazza Garibaldi in un’area smart da vivere, con totem anche che consentano di ricaricare gratuitamente i propri dispositivi elettronici. Si punta a riaprire temporaneamente alcuni fondi sfitti recuperati, attraverso anche incentivi economici ai proprietari: i locali verrebbero concessi gratuitamente ad artigiani, artisti o associazioni selezionati con un bando. Sono previsti inoltre sostegni agli imprenditori che affitteranno i fondi sfitti in modo da rilanciare commercialmente l’area. “Dobbiamo far tornare la gente in piazza” sintetizza Alessandro Ciapini, direttore della Confesercenti di Livorno.
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