Nei giorni scorsi l’Unione Inquilini di Livorno aveva sollevato critiche nei confronti del nuovo testo unico sulla casa. A tal proposito dalle stanze della Regione è arrivata secca la risposta dell’assessore regionale Ceccarelli: “Le persone hanno il diritto ad essere informate, su questo sono pienamente d’accordo con quanto dichiarato alla stampa locale dall’Unione Inquilini di Livorno. Aggiungerei però che hanno anche il diritto a non essere disinformate nè inutilmente spaventate. E questo vale anche riguardo alle modifiche alle leggi sulla casa che sono previste nella proposta di testo unico in via di definizione”
“In ciò che leggo – aggiunge Ceccarelli – si percepisce una evidente volontà di generare inutile allarmismo. E’ difficile trovare qualcosa di costruttivo, laddove si vuol spiegare una legge di cui non si conosce il testo. Nei mesi scorsi mesi abbiamo tenuto un costante e aperto confronto con i rappresentanti dei sindacati ed abbiamo accolto molte delle osservazioni, poi tradotte nel testo della proposta di legge. Ma dobbiamo ancora iniziare ad illustrare il testo ai Comuni dei Lode, anche se cominceremo presto, prima ancora della fase di concertazione prevista per legge”.
“In questa partita – afferma inoltre l’assessore – gli unici che non hanno rappresentanti sindacali in grado di difenderne gli interessi, sono gli oltre 25mila cittadini che stanno nelle graduatorie dei Comuni e che avrebbero diritto ad una casa. Per chi, come noi, ha un ruolo istituzionale tutti i cittadini sono uguali e devono veder riconosciuti i propri diritti. Vanno in questo senso le modifiche alle legge previste con il testo unico: vanno verso una maggiore equità nella determinazione degli affitti e puntano a fornire ai Comuni e ai gestori gli strumenti per una più equa gestione a garanzia di chi ha diritto ad un alloggio popolare”.
“Per quanto riguarda la riforma della governance del sistema – conclude Ceccarelli – è evidente che da quando furono definiti gli atti ottimali a livello provinciale, venti anni fa, ad oggi la situazione è profondamente cambiata. Nel 2017 dobbiamo prendere atto di una cornice assai diversa, ridisegnare ambiti più coerenti con la situazione attuale e pensare a soggetti gestori coerenti con la riorganizzazione, più omogenei e capaci di garantire efficienza. Le risorse che si libereranno saranno a disposizione dei Comuni e dei gestori per la manutenzione dell’edilizia popolare esistente o per investimenti in nuovi erp”.
Lascia un commento