“Lavoriamo per accorciare i tempi di procedure che purtroppo vanno avanti con lentezza, non consentiremo che siano rimessi in discussione progetti di cui è già stata fatta una project review, perchè ulteriori revisioni porterebbero con sè il pericolo di cassare per sempre la realizzazione della Darsena Europa. Ritardare lo sviluppo del Porto è un enorme danno, per i lavoratori, per il territorio di Livorno e per tutta la Toscana”.
Così il presidente della Toscana Enrico Rossi ha concluso la riunione della cabina di regia per la Darsena Europa, convocata questa mattina a Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze. “Durante un mio recente incontro, ho invitato il ministro Toninelli a visitare Livorno e la costa Toscana e a stanziare le risorse che servono per il rilancio infrastrutturale”.
Alla presenza del presidente Rossi, dell’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, dell’assessore del Comune di Livorno Francesca Martini, del Comandante della Capitaneria di Porto Giuseppe Tarzia, del presidente dell’interporto Vespucci Rocco Guido Nastasi e di rappresentanti dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale e di Rete ferroviaria Italiana, è stato fatto il punto sulle principali problematiche che riguardano lo sviluppo del porto e la realizzazione della Darsena Europa.
In particolare si è discusso di:
– Darsena Europa: il presidente Rossi ha sottolineato la necessità di fare chiarezza, soprattutto alla luce di una proposta di adesione al project financing per la realizzazione del nuovo terminal container pervenuta all’Autorità portuale a novembre ma ancora oggi non pubblicata. L’Autorità portuale ha spiegato che la manifestazione di interesse pervenuta, per quanto molto dettagliata dal punto di vista tecnico, ha bisogno di alcune importanti integrazioni per essere ritenuta ammissibile e si è impegnata a richiedere all’impresa la documentazione integrativa, che dovrà essere fornita in tempi congrui (così prevede la discplina normativa in materia) e che dalla stessa Autorità vengono stimati in circa un mese. Il presidente ha dunque invitato tutti i soggetti ad andare avanti con la procedura avviata.
E’ stato fatto il punto anche sulla cosiddetta “parte pubblica” della Darsena Europa, su cui la Regione Toscana ha stanziato un importante impegno finanziario anche attraverso fondi europei, e che riguarda la realizzazione della diga foranea e le opere di dragaggio. Attualmente sono in corso la gara di appalto per la progettazione esecutiva della diga foranea, la bonifica da ordigni bellici e gli studi ambientali e geotecnici per la progettazione preliminare della diga, studi che saranno utili per la caratterizzazione dei fondali di tutta l’area portuale, anche nell’ottica di una eventuale deperimetrazione di questa dall’area del Sin, da valutare con il Ministero dell’Ambiente.
Rossi ha ricordato che la scelta di separare le opere da realizzare per la Darsena Europa in due parti (diga foranea con opere connesse, interamente finanziate dal pubblico, e terminal container, da realizzare con il privato in project financing in virtù del carattere remunerativo di queste infrastrutture) fu fatta per consentire che i lavori di ciascuna delle due parti potessero andare avanti indipendentemente, senza che eventuali ritardi o intoppi di una delle due parti interferisca sull’altra.
– Banchina 14: a seguito del parere ministeriale che ha confermato la legittimità dell’uso della banchina 14 per traffico misto merci/passeggeri, l’Autorità portuale ha informato i presenti di aver provveduto alla pubblicazione della proposta ricevuta per la gestione dell’attracco. Ha anche specificato di essere al lavoro per definire una capacità massima di traffico (sia auto che merci che passeggeri) per scongiurare rischi legati alla sicurezza, dato che la banchina 14 è passata da un flusso passeggeri di circa 150/180 mila unità all’anno ad un flusso di 660.000 passeggeri nel 2018. Entro la fine di marzo i nuovi standard organizzativi saranno definiti e, in assenza di altre proposte, si potrà procedere all’assegnazione.
– Porto 2000: la gestione del terminal passeggeri a Livorno è stata assegnata in via provvisoria nel luglio scorso alla società vincitrice della gara pubblica. Tuttavia ancora oggi questa società non ha firmato il contratto e dunque non è stata possibile l’assegnazione definitiva. L’Autorità portuale ha comunicato di aver provveduto ad inviare al vincitore una lettera per sollecitarlo a firmare, fissando come termine il mese di marzo.
– Darsena Toscana: la piena funzionalità della Darsena Toscana è strategica per mantenere efficiente il Porto fino alla costruzione della Darsena Europa, per questo la Cabina di regia ritiene che i lavori di allargamento del canale di accesso – necessari per rendere il canale utilizzabile fino a 12 mt di profondità – devono iniziare quanto prima. Il presidente Rossi ha ricordato l’importanza della Darsena Toscana ed ha sollecitato la convocazione di un incontro che veda anche la partecipazione di Eni, per valutare la situazione attuale e definire possibili interventi per accelerare i difficili lavori di escavo.
Infine è stato trattato il tema dei collegamenti tra Porto e Interporto-Vespucci. In particolare Rete Ferroviaria Italiana e il presidente dell’Interporto Vespucci hanno fatto il punto su:
– Scavalco ferroviario per il collegamento tra Porto e Interporto: Rfi ha spiegato che è attualmente in corso la Conferenza dei servizi. La Conferenza dovrebbe chiudersi entro marzo 2019. E’ stato inoltre precisato che le opere propedeutiche alla realizzazione dello scavalco (ad es. la bonifica bellica) sono bloccate in attesa della firma del Ministero delle Infrastrutture sull’accordo per la realizzazione dell’opera e del realtivo finanziamento.
Il procedimento è fermo dal 13 settembre scorso. Non appena giungerà la firma del Mit l’opera (dal valore complessivo di 23,8 milioni, dei quali 17 messi a disposizione dalla Regione Toscana, 4 da RFI ed il resto a carico del Ministero) dovrebbe essere realizzata entro il 2022.
– Collegamento ferroviario Interporto-Collesalvetti: il collegamento dell’interporto con la linea ferroviaria Firenze-Pisa (valore complessivo 80 milioni di euro), è determinante per la creazione di un hub ferroviario di primaria importanza, geograficamente favorito dalla presenza di una pianura circostante. Rfi ha comunicato l’ultimazione della prima fase dello studio di fattibilità.
I dati sull’attività dell’interporto presentati dal presidente Nastasi mostrano una realtà in decisa ripresa dal 2015 ad oggi. Si segnala un utile “provvisorio” nell’ultimo anno di 3 milioni di euro che ha consentito anche di risanare il bilancio dopo precedenti gestioni negative, e una tendenziale quanto importante rinascita delle attività, che comprende anche circa 250 nuovi occupati su un bacino di circa 1200 lavoratori gravitanti intorno all’infrastruttura, tra dipendenti diretti e indotto. Nel corso della riunione è stato messo in evidenza dunque come questi risultati potrebbero essere massimizzati, con grandi vantaggi per l’economia e l’occupazione, attraverso la realizzazione dello scavalco e del collegamento ferroviario con la rete nazionale.
Entro il prossimo mese sarà convocata una riunione operativa con tutti i soggetti interessati per presentare il progetto di fattibilità tecnico-economica del collegamento ferroviario Interporto/Collesalvetti ed essere aggiornati sui progressi dello scavalco.
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