Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani è tornato a visitare il cantiere della Darsena Europa, accompagnato dal commissario straordinario dell’opera, Luciano Guerrieri, e dalla vice commissaria, Roberta Macii. I lavori, è stato detto nell’occasione, dovrebbero concludersi nel 2026, confermando quindi quanto anticipato quasi due anni fa quando venne dato l’avvio ufficiale.
Lo stato dell’arte vede livellati i mammelloni di materiale presenti sul terreno dal raggruppamento di imprese incaricato di seguire i lavori: il Rti guidato da Sidra, braccio operativo italiano del colosso belga Deme, e composto dalla controllata Infrastructure di Fincantieri, da Sales e Fincosit. L’ultimo step è adesso quello di drenare tutti e 339.000 metri quadrati della superficie della cassa di contenimento.
“Entro la fine del 2025 avremo consolidato i primi 80 mila mq del terreno” ha dichiarato Guerrieri, aggiungendo “Nel giro di due anni, e in largo anticipo rispetto alla realizzazione delle opere a mare, avremo quindi realizzato una quota parte delle aree del futuro terminal container”.
Inserendosi nel dibattito di queste settimane sull’utilizzo immediato dei piazzali in attesa del completamento di tutta la Piattaforma, Guerrieri ha sottolineato che si tratta di una discussione delicata che dovrà coinvolgere necessariamente tutto il cluster portuale: “Nelle more della realizzazione della prima fase della Darsena Europa, sarà possibile destinare temporaneamente i nuovi piazzali ad altri usi ma – ammette – tali soluzioni non dovranno pregiudicare l’obiettivo finale, che è quello di realizzare il terminal container della Darsena Europa”.
Un concetto simile, comunica l’ente nella sua nota, è stato espresso da Roberta Macii: “Il nostro obiettivo sarà quello di contemperare le esigenze degli operatori economici, che ci stanno chiedendo quando sarà possibile usare queste aree, con le esigenze programmatorie dell’Ente, espresse e sviluppate nel Piano Regolatore Portuale. Il Prp non esclude la possibilità di un proficuo utilizzo provvisorio dei nuovi piazzali. Cominceremo a definire al meglio le procedure quando riterremo che la aree avranno acquisito una dimensione minima sufficiente da consentirci di accogliere altre attività economiche”.
Guerrieri si è poi soffermato sulle opere a mare: “Il 7 ottobre scorso ci è stato consegnato dalle imprese il progetto esecutivo relativo alla realizzazione delle dighe foranee e delle attività di dragaggio” ha spiegato. “Si tratta di un progetto enorme che comprende anche il piano di monitoraggio, che dovrà essere concordato con Arpat. Noi vogliamo fare le cose per bene: il progetto esecutivo è attualmente in fase di verifica tecnica e contiamo di poterlo approvare nelle prossime settimane. Entro la fine dell’anno contiamo di poter iniziare i primi lavori relativi alla realizzazione delle dighe foranee. Nel frattempo, la struttura commissariale lavorerà sulla predisposizione del bando di gara per la gestione e realizzazione del terminal container”.
“Oggi vediamo il primo tassello della Darsena Europa” ha affermato il presidente Giani. “Questa area di Livorno a poco a poco si paventa come il luogo che darà un futuro alla città e al suo territorio. Con questa infrastruttura potremo ambire ad ospitare imbarcazioni di grande dimensione e ad intercettare nuove linee di traffico. La pianificazione dei lavori sta proseguendo secondo gli impegni assunti a suo tempo dal commissario Guerrieri e dalla vice commissaria Macii. Per la portualità Toscana sono stati fatti grandi passi in avanti”.
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