La corte di appello Firenze, riesaminando la sentenza di primo grado, ha condannato all’ergastolo Tonino Krstic, patrigno della piccola Samantha. Riformato il processo dell’omicidio di Samantha Castagnino, la bimba di 3 anni uccisa il 27 aprile 2016 in una baracca al Calambrone (Pisa) dove viveva con la madre e con il compagno della donna. La corte di assise di appello di Firenze, magistrati e giudici popolari, ha riesaminato entrambe le sentenze che nel 2017 condannarono i due conviventi. Per l’uomo, Tonino Krstic, 34 anni, serbo, la sentenza di primo grado che gli aveva inflitto 30 anni è stata riformata stabilendo l’ergastolo.
Da registrare la notevole variazione della posizione processuale della madre della piccola, la dominicana Juana Francisca De Olmo. La corte di assise di appello ha annullato la sentenza del luglio 2017 che aveva condannato la donna a 10 anni per non aver impedito i maltrattamenti inflitti dal convivente alla sua bambina (percosse e botte), fino a causarne la morte. E la stessa corte ha ordinato alla procura della Repubblica di Pisa di intraprendere il procedimento processuale per omicidio volontario anche nei confronti della madre. La procura di Pisa dovrà così attivarsi per promuovere un nuovo processo alla donna davanti alla corte di assise.
Il decesso della piccola Samantha avvenne in un contesto di forte degrado sociale e familiare. La sera del 27 aprile 2016 la madre chiamò il 118 alla baracca di Calambrone quando ormai la bimba era in fin di vita dopo aver subito colpi violenti da Kristic.
Sembrerebbe che l’uomo avesse intimato con veemenza alla dominicana di non chiamare i soccorsi, intimandole minacce di morte. Fatale fu proprio il ritardo dei soccorsi. Ora, la corte d’assise di appello ha deciso che anche la madre deve essere imputata di omicidio. Le motivazioni tra 90 giorni.
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