Sono stati consegnati alle ditte affidatarie i lavori di un importante progetto nell’ambito della riqualificazione complessiva della zona della Dogana d’Acqua.
L’intervento prevede infatti la riapertura del Bacino Est che storicamente lambiva l’edificio della Dogana d’Acqua collegandosi al Canale dei Navicelli, e che fu progressivamente interrato a partire dai primi del ‘900, fino alla totale copertura dello specchio d’acqua a seguito dell’ultimo conflitto mondiale, quando la Dogana d’Acqua, come tutta la zona portuale, fu oggetto di pesantissimi bombardamenti.
Il progetto, essendo volto a contrastare il degrado urbanistico di un’area che fa da interfaccia tra la città e il porto, ha ricevuto un importante finanziamento (per 770mila euro) dall’Autorità Portuale di Livorno. Le restanti risorse (665mila euro) sono state messe a disposizione dal Comune di Livorno, che si è occupato dell’intera fase progettuale ed esecutiva.
La nuova “Darsena Lamarmora” sarà realizzata escavando, fino alla profondità di un metro/un metro e mezzo, la vasta area recintata e inutilizzata che si trova a fianco della Dogana d’Acqua.
Questa grande opera di recupero e rigenerazione urbana contribuirà a restituire parte del disegno originario dell’epoca in cui l’edificio monumentale, basato sul ponte a tre archi, era posto tra due darsene, una interna ed una esterna.
Per realizzare lo specchio d’acqua, sarà ritrovata e consolidata la banchina che, come risulta dai saggi eseguiti, è ancora esistente lato via della Cinta Esterna.
Saranno inoltre costruite due nuove banchine per la delimitazione della darsena, una lato nuovo edificio di via del Cedro e l’altra lato Caserma Lamarmora.
Quest’ultima banchina sarà adibita all’ormeggio di imbarcazioni, e sarà quindi dotata di adeguata impiantistica. Vi troveranno posto le barche attualmente ormeggiate lungo la banchina perimetrale del Canale dei Navicelli (quella che adesso divide la futura darsena dal canale stesso), che sarà demolita per consentire il ripristino della via d’acqua.
Il piano di calpestio delle banchine sarà completato con un lastricato in pietra arenaria come quello già adottato lungo scali delle Macine, che si presterà a suggestivi percorsi pedonali, liberamente fruibili.
In prosecuzione delle rampe storiche di accesso, sarà ripristinato anche il camminamento attorno all’edificio della Dogana, con una nuova pavimentazione in pietra arenaria.
Sarà inoltre in parte ripristinato, in accordo con la Soprintendenza, il paramento del tratto mancante di Mura Lorenesi tra via del Cedro e l’edificio della Dogana d’Acqua. Sarà utilizzata, per quanto possibile, la pietra locale “panchina livornese”.
Via Lamarmora sarà interessata da un intervento di ricostruzione stradale, con riduzione della carreggiata per ampliare la zona pedonale fronte Darsena e rifacimento del marciapiede fronte Caserma.
Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica, saranno installati sette centri luminosi con pali “tipo Livorno” lungo via Lamamora e lungo scali delle Macine (in corrispondenza del nuovo camminamento pedonale), e tre ulteriori pali alti 9 metri lungo via del Cedro. Proiettori a parete saranno posizionati lungo il paramento verticale del muretto lato nuovo edificio di via del Cedro e lungo la banchina da ripristinare (sulle Mura Lorenesi).
A completamento dei lavori, la cui conclusione è prevista nel corso dell’anno 2019, saranno realizzati interventi di arredo urbano e segnaletica.
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