Una flessione del traffico contenitori nell’ordine del 7-8%, il crollo del traffico crocieristico (-60,6%) e dei traghetti (-30%). Sono questi i principali effetti del Coronavirus sui traffici del porto di Livorno con riferimento al primo trimestre dell’anno.
I dati, ancora provvisori, sono stati diffusi dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale nel suo primo report sull’andamento dei traffici riferito per ora solo allo scalo labronico.
Tra gennaio e marzo sono stati movimentati 185.137 container (inclusi i trasbordi), oltre 15mila in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sul fronte dei passeggeri, nei primi tre mesi dell’anno sono passati dalle banchine del porto 18.459 crocieristi, 28 mila in meno rispetto al Q1 del 2019. Rispetto allo scorso anno sono arrivate 15 navi in meno.
Sul fronte dei passeggeri imbarcati/sbarcati su traghetti e navi ro/pax, i dati relativi al I trimestre, seppur ancora provvisori, evidenziano invece una flessione determinata esclusivamente dalla contrazione del traffico pax del mese di marzo a seguito della sospensione dei collegamenti marittimi passeggeri da/per la Sardegna e da/per la Sicilia. Il primo bimestre si era infatti chiuso in positivo con una crescita dell’1% rispetto a quanto rilevato nel 2019. Complessivamente sono 139.739 passeggeri, 55.440 in meno rispetto a Q1 2019.
Risultati in calo per tutte le tipologie di navi ormeggiate, con l’unica eccezione per quelle che trasportano prodotti forestali. La flessione complessiva dello scalo, in termini di attracchi, è stata del 12,7% con n. 1.476 navi arrivate ed ormeggiate contro le n. 1.691 del 2019.
Il settore più penalizzato ovviamente risulta essere quello legato al traffico passeggeri (traghetti e crociere) a seguito ovviamente della sospensione del trasporto marittimo disposta con decreto dal MIT e dal Ministero della Salute da/per la Sardegna (14.03), da/per la Sicilia (16.03) nonché delle navi da crociera (19.03). L’andamento mensile, per le navi da crociera, evidenzia ovviamente il crollo registrato a partire dal mese di marzo con l’annullamento di tutte gli scali che erano previsti (n.8). La situazione non potrà che peggiorare tenuto conto che per il mese di aprile le crociere cancellate saranno n. 29.
Per il settore rotabile attualmente non si registrano flessioni significative tanto che al termine del trimestre il calo degli scali è stato del 4,3%. Per le fullcontainer, gli scali nel I trimestre 2020 sono complessivamente diminuiti del 15%, passando dai n.204 attracchi del 2019 ai n. 174 del 2020.
Per le navi portarinfuse, il calo è stato rispettivamente del 19% per quelle liquide e del 21,6% per quelle solide, mentre, come già evidenziato, le navi destinate al trasporto di prodotti forestali costituiscono l’unica tipologia di naviglio in controtendenza che ha fatto registrare un aumento degli scali. Nel primo trimestre 2020 gli attracchi sono stati n. 41 contro i n. 35 del 2019 facendo segnare una progressione del 17%.
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