Si aspettava almeno una telefonata Ramos Borges Emerson dopo più di 100 gare disputate con la maglia amaranto. La società avrà avuto i suoi motivi se non c’è stato neanche un saluto tra il difensore brasiliano e i dirigenti amaranto, il rapporto durante il campionato da poco concluso si è incrinato, qualche episodio accaduto a fine stagione ha indotto la società a non rinnovare il contratto al centrale di difesa brasiliano. Lui in un’intervista a tuttolegapro racconta il suo percorso vissuto a Livorno.
Un percorso lungo quattro anni tra Serie A e Serie B, poi la separazione. Cosa ha portato alla fine del percorso in amaranto?
“Sinceramente non so il motivo dell’addio, non ho ricevuto da parte della società nè chiamate nè altro, ho saputo il tutto tramite giornali e social network, credo che il Livorno abbia fatto una scelta tecnica determinata da fattori che hanno ritenuto importanti. Io poi ho voluto salutare la piazza con un post su Facebook perchè sono grato alla città per tutto l’affetto che mi ha dato, ma anche al club perchè comunque mi ha dato tante buone opportunità, compresa quella di giocare in Serie A”.
C’è tanta delusione per la mancata chiamata da parte della società o ti aspettavi l’epilogo?
“Prima o poi i rapporti finiscono, ma una parola me l’aspettavo. Non sono deluso, anche se è chiaro che ci sono rimasto male, credo davvero che mi sarei meritato una chiamata , ho sempre dato tutto me stesso per la maglia amaranto. Ma ripeto, so che i rapporti finiscono”.
Ripercorrendo a mente fredda la stagione, non solo l’ultima gara e l’errore fatale di Pinsoglio, come ti sei spiegato l’annata vissuta? Cosa è successo?
“E’ troppo facile attaccarsi all’errore di Pinsoglio e puntare il dito solo contro una o poche persone, abbiamo sbagliato tutti. E’ stata una stagione sfortunata anche a causa di tanti episodi non dipendenti da noi, come magari errori arbitrali, ma noi dobbiamo prenderci le nostre responsabilità, ognuno ha commesso degli errori, che siano essi di gioco, tecnici o di gestione societaria. La società adesso deve riflettere su questo, e rimboccarsi le maniche per tornare subito in Serie B, Livorno non merita la Lega Pro, con rispetto parlando per la Lega Pro. Io spero vivamente possano immediatamente tornare in altre categorie”.
Ed Emerson invece che farà?
“Intanto sono in vacanza con la mia famiglia, voglio godermi questi momenti. Qualcosa sembra muoversi, ma al momento niente di concreto, solo delle voci, ma io valuterò bene ogni proposta che arriverà per continuare, sto bene fisicamente e voglio ancora divertirmi. Dall’infortunio di dicembre ho recuperato, mi sento veramente bene, e fin quando posso voglio togliermi tante soddisfazioni”.
Sarebbe per te un problema scendere di categoria e accettare magari anche una chiamata in Serie D?
“No, assolutamente, non ho mai avuto problemi per la categoria e non li ho adesso: chiaramente se uno potesse, giocherebbe sempre in Serie A, è il sogno di tutti, ma io accetterei qualsiasi categoria, l’importante per me è giocare e divertirsi. Poi ho pure 36 anni e sono reduce da un infortunio, non posso non tener conto di questo. Mi interessa semmai il progetto tecnico, ho una famiglia alle spalle e devo dare anche a loro delle garanzie”.
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