Tre associazioni hanno chiesto di verificare i valori delle emissioni ambientali della raffineria e i loro effetti sulla salute >>>>> Presentato alla Procura della Repubblica di Livorno un esposto con richiesta urgente di verifiche e approfondimenti sull’impatto delle emissioni ambientali della Raffineria Eni di Stagno e sugli effetti salutari sui residenti delle zone limitrofe, in particolare della frazione di Stagno.
L’esposto, presentato dall’avvocato Riccardo Gambi di Lucca, per conto delle associazioni Greenpeace Italia, Medicina Democratica e Pro Natura, è documentato da vari elementi, frutto di indagini e di numerosi dati raccolti.
Lo scorso 9 marzo a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico, dopo anni di incertezze sul percorso della multinazionale petrolchimica, istituzioni ed Eni si erano riunite per discutere sul futuro della raffineria di Stagno. A quel tavolo Eni aveva assicurato di voler rilanciare la raffineria attraverso un percorso di trasformazione in bioraffineria per la produzione di biocarburante idrogenato, materia prima per la produzione del bio jet carburante a basso impatto ambientale utilizzato per alimentare gli aerei.
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