La Bio Raffineria di Stagno è, con la posa della prima pietra, una realtà concreta per il territorio di Collesalvetti. “Bio Raffineria vuol dire molto per noi di Collesalvetti – afferma Sara Paoli, sindaca di Collesalvetti – Innanzitutto lavoro per la comunità, poi, presente e futuro di una nuova economia fondata su produzione e ambiente. Saremo vigli e continueremo a monitorare, insieme a tutte le istituzioni presenti all’inaugurazione, l’andamento della nuova realizzazione e l’impegno sociale che ci siamo prefissati insieme, tra istituzioni, azienda e parti sociali.” La partenza della Bioraffineria è stata salutata insieme al sindaco di Livorno, alla direzione e allo staff tecnico di Eni. Gli “85 anni di storia e un futuro da bioraffineria” sono un bagaglio pesante e significativo per l’area per molteplici aspetti: quello sociale, quello ambientale e quello sostenibile. Il polo chimico industriale di Stagno ha garantito crescita, poi, preoccupazioni per la sua crisi e oggi è ancora una volta un’opportunità occupazionale legata ad un progetto nuovo con un impegno sostenibile e il consolidamento di un progetto di uno stabilimento che avuto il coraggio di cambiare. Giani: “Storia accanto al futuro” La storia accanto al futuro, il presente che prepara la trasformazione industriale e decarbonizzazione della Raffineria di Livorno. Eugenio Giani è intervenuto oggi a all’evento dal titolo “85 anni di storia e un futuro da bioraffineria”, che celebra sia gli oltre ottant’anni di attività del sito industriale Eni sia la simbolica posa della prima pietra della nuova bioraffineria, che il presidente ha controfirmato questa mattina. Giani ha partecipato al sopralluogo nelle aree dove sorgeranno i nuovi impianti, con un investimento di oltre 500 milioni e preservando la forza lavoro e l’indotto, e ha quindi annunciato: “Questo pomeriggio in Giunta regionale si completa di fatto l’iter autorizzatorio dell’intervento: abbiamo all’ordine del giorno la delibera della Regione che, sentiti Comuni e Provincia, sancisce l’intesa sull’Autorizzazione unica statale”. Oggi la Raffineria si sviluppa in un’area di circa 160 ettari tra Livorno e Collesalvetti ed è collegata via oleodotto con le strutture portuali di Livorno e con il deposito di Calenzano (Firenze). Le aree interessate attendono l’apertura dei cantieri dove verranno costruiti i tre nuovi impianti che produrranno Hvo diesel, Hvo nafta e bio-Gpl da materie prime rinnovabili (Direttiva europea sulle energie rinnovabili), mentre sarà mantenuta in marcia la linea di produzione carburanti. Alla celebrazione hanno partecipato il prefetto di Livorno, Giancarlo Dionisi, e i sindaci di Collesalvetti, Sara Paoli e di Livorno, Luca Salvetti. Sono intervenuti il presidente del consiglio di amministrazione di Eni, G. Zafarana, G. Ricci, Chief operating officer di Eni Industrial Trasformation. il direttore Raffineria di Livorno P. Chèrié Lignière.
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