Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno controllato 46 esercizi commerciali, di questi solo 9 in regola.
Nei primi mesi del 2016, i militari della Guardia di Finanza di Livorno hanno monitorato il territorio ed eseguito controlli nei confronti di esercizi pubblici. Questi soggetti sono tenuti a contrarre i cosiddetti ”abbonamenti speciali”, il cui importo varia in base alla categoria commerciale dell’attività. Si tratta, di pub che trasmettono le partite di calcio, bar che si sintonizzano su canali “all news”, pizzerie con monitor alle pareti, parrucchieri che hanno tv accese su canali musicali, alberghi e bed & breakfast, esercenti tutti tenuti al pagamento del canone Rai e che sono stati ispezionati dai finanzieri del Gruppo di Livorno.
Su 46 interventi effettuati, solo 9 operatori commerciali sono risultati in regola. Gli altri commercianti non avevano stipulato né pagato alcun abbonamento, a differenza delle famiglie a cui il canone, in base alla normativa attuale, sarà addebitato in bolletta.
I commercianti così individuati, da ora dovranno pagare ogni anno la tassa, oltretutto risponderanno non solo del mancato pagamento del canone per circa 17.000 euro complessivi, maggiorato degli interessi al tasso legale, ma anche delle sanzioni amministrative che possono arrivare, per ciascuno, a 516,45 euro.
La metodica del controllo prevede che i finanzieri verifichino di persona la presenza dell’apparecchio televisivo negli esercizi commerciali in genere (bar, ristoranti, ecc.) mediante accesso diretto, considerato che l’abbonamento speciale ha validità limitata all’indirizzo per cui è stipulato, indicato nel libretto di iscrizione. L’evasione dell’abbonamento speciale è, in generale, un fenomeno molto esteso, con un’evasione ai danni del servizio pubblico stimata, a livello nazionale, secondo talune fonti, tra 700 milioni e un miliardo di euro.
Per contrastare il fenomeno,
peraltro, dal 2012 è stato introdotto, per le imprese e le società, l’obbligo di indicare, nella dichiarazione dei redditi, il numero di “abbonamento speciale” alla radio o alla televisione per la detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive.
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